Mura e sotterranei di Bursa (Foto: AA) |
Scavi archeologici effettuati nella provincia nordoccidentale della Turchia, Bursa (in greco Prusa), hanno scoperto dei sotterranei utilizzati 2300 anni fa per le torture e le esecuzioni capitali.
I sotterranei, a detta degli archeologi, contengono una sorta di camera della tortura e dei corridoi collegati alle torri. Il restauro delle antiche mura di Bursa, che si dipanano per 3400 metri, è un'esigenza continua.
I boia dell'epoca del regno Bitino erano solitamente scelti tra uomini sordi e muti. Le esecuzione erano per lo più capitali ed alle famiglie dei condannati venivano consegnati solo i corpi.
Gli archeologi hanno intenzione di realizzare, lungo le mura e nei sotterranei, un museo nel quale troveranno posto anche le ricostruzioni degli antichi strumenti di tortura.
I sotterranei, a detta degli archeologi, contengono una sorta di camera della tortura e dei corridoi collegati alle torri. Il restauro delle antiche mura di Bursa, che si dipanano per 3400 metri, è un'esigenza continua.
I boia dell'epoca del regno Bitino erano solitamente scelti tra uomini sordi e muti. Le esecuzione erano per lo più capitali ed alle famiglie dei condannati venivano consegnati solo i corpi.
Gli archeologi hanno intenzione di realizzare, lungo le mura e nei sotterranei, un museo nel quale troveranno posto anche le ricostruzioni degli antichi strumenti di tortura.
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