I resti di cranio ritrovati in Turchia |
Un cranio appartenente ad un Homo Erectus, scoperto in Turchia, è stato datato ad un milione di anni fa. I depositi in cui è stato ritrovato il cranio sono stati datati da un'equipe franco-turca. Si tratta dei più antichi fossili di ominide scoperti in Turchia.
Ancora oggi non sono ben conosciuti gli stanziamenti dell'Homo dopo la sua partenza dalla culla africana verso l'Eurasia. Finora non sono stati ritrovati, in merito, molti fossili. Il cranio appena datato è stato scoperto in un'area travertinosa del bacino di Denizli, una zona non lontana dalla famosa Pamukkale. E' stato recuperato da M.C. Alcicek, dell'Università di Pamukkale ed è, per via della forma, vicino ai fossili etiopici datati tra 1 e 1,6 milioni di anni. Il cranio apparterrebbe, pertanto, ad un individuo arrivato con la prima ondata di Homo Erectus in Europa.
La datazione dei resti di Homo è stata possibile grazie a diverse analisi condotte soprattutto sui sedimenti circostanti, che inglobavano i resti, e sul deposito travertinoso che si trova alla base della sequenza stratigrafica.
Ancora oggi non sono ben conosciuti gli stanziamenti dell'Homo dopo la sua partenza dalla culla africana verso l'Eurasia. Finora non sono stati ritrovati, in merito, molti fossili. Il cranio appena datato è stato scoperto in un'area travertinosa del bacino di Denizli, una zona non lontana dalla famosa Pamukkale. E' stato recuperato da M.C. Alcicek, dell'Università di Pamukkale ed è, per via della forma, vicino ai fossili etiopici datati tra 1 e 1,6 milioni di anni. Il cranio apparterrebbe, pertanto, ad un individuo arrivato con la prima ondata di Homo Erectus in Europa.
La datazione dei resti di Homo è stata possibile grazie a diverse analisi condotte soprattutto sui sedimenti circostanti, che inglobavano i resti, e sul deposito travertinoso che si trova alla base della sequenza stratigrafica.
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