domenica 16 febbraio 2014

Gli antenati dei nativi Americani

Alcuni degli oggetti ritrovati in Montana nel 1968
(Foto: AP)
L'analisi del Dna di un bambino seppellito nello stato americano del Montana 12.600 anni fa, ha rivelato che i nativi americani discendono dall'uomo di Clovis. La cultura Clovis era presente in Nord America già 13.000 anni fa e prende il nome dal sito archeologico di Clovis, nel Nuovo Messico.
Il Dna del piccolo defunto è il più antico genoma mai recuperato nel Nuovo Mondo ed ha in sé il genoma degli antenati di molti popoli indigeni delle Americhe. Lo scheletro di Anzick, come è stato battezzato il reperto, è stato ritrovato con 125 altri reperti quali punte di lancia e strumenti intagliati nel corno. Era coperto di ocra rossa. Il Dna del defunto è simile a quello dell'80% degli odierni nativi americani, malgrado la cultura Clovis si sia estinta da moltissimo tempo.
L'analisi ha permesso di stabilire senza ombra di dubbio che l'uomo di Clovis non discende dagli europei, dagli asiatici o dai melanesiani, come volevano alcuni ricercatori. Piuttosto la cultura Clovis era strettamente legata alle culture dell'America centrale e Meridionale.
Manufatti e scheletro ritrovati erano ugualmente coperti di ocra rossa, un pigmento naturale che indica la presenza di un cerimoniale di sepoltura. Lo scheletro del bambino è stato scoperto nel 1968 vicino ad una scogliera rocciosa, ma solo negli ultimi anni gli scienziati sono riusciti ad estrarre ed analizzare il genoma completo dalle sue ossa.
La scoperta conferma le antiche tradizioni dei nativi americani, che sostengono di essere stati praticamente da sempre presenti nel continente nordamericano.

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