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Gli scavi nei dintorni di una torre facente parte delle mura della città di Bursa, in greco Prousa, in Turchia, hanno rivelato i resti di una basilica paleocristiana, che potrebbe essere una delle strutture più antiche mai scoperta nella provincia nordoccidentale della Turchia.
L'architetto Ibrahim Yilmaz, che ha condotto il progetto di restauro sulle mura della città di Bursa, ha affermato che il progetto di restauro della cinta muraria comprende, anche, una superficie adiacente di 1.200 metri quadrati. La prima fase ha interessato due grandi torri, una delle quali è quella appena esplorata. Durante i lavori di esplorazione sono emersi resti di murature nei livelli inferiori della torre. Questi resti, si è ben presto accertato, appartenevano ad un'antica basilica paleocristiana con colonne, marmi e decorazioni murali. Si tratta, forse, della struttura più antica della città dopo le mura.
L'antica basilica mostra tracce dell'abside circolare e di una navata centrale e due laterali. Sono state trovate tracce della diaconicon, che ospitava oggetti sacri. A nordovest dell'abside è stata riconosciuta una camera sepolcrale nella quale è stato trovato lo scheletro di un sacerdote. Ora gli scavi mirano a rimettere completamente in luce la struttura, soprattutto il nartece e l'atrio.
L'architetto Ibrahim Yilmaz, che ha condotto il progetto di restauro sulle mura della città di Bursa, ha affermato che il progetto di restauro della cinta muraria comprende, anche, una superficie adiacente di 1.200 metri quadrati. La prima fase ha interessato due grandi torri, una delle quali è quella appena esplorata. Durante i lavori di esplorazione sono emersi resti di murature nei livelli inferiori della torre. Questi resti, si è ben presto accertato, appartenevano ad un'antica basilica paleocristiana con colonne, marmi e decorazioni murali. Si tratta, forse, della struttura più antica della città dopo le mura.
L'antica basilica mostra tracce dell'abside circolare e di una navata centrale e due laterali. Sono state trovate tracce della diaconicon, che ospitava oggetti sacri. A nordovest dell'abside è stata riconosciuta una camera sepolcrale nella quale è stato trovato lo scheletro di un sacerdote. Ora gli scavi mirano a rimettere completamente in luce la struttura, soprattutto il nartece e l'atrio.
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