L'enorme orecchio ritrovato in Francia (Foto: Inrap) |
Un mucchio di pietre calcaree al bordo di una strada statale; forme scolpite, animali, vegetali e geometriche, un enorme orecchio umano, un corno, un cavallo; il busto di una donna inginocchiata sepolto nell'erba. E' quello che si può vedere nello scavo di Pont-Sainte-Maxence, in Francia, in un sito che doveva essere destinato all'edificazione di un centro commerciale.
I ritrovamenti fanno parte di un santuario della seconda metà del II secolo d.C., con una facciata di 90 metri di lunghezza e di 9,5 metri di altezza. Questo muro era composto da 13 o 17 arcate e crollò subito dopo la sua costruzione, forse per la natura sabbiosa del suolo. Si tratta di un edificio unico nel suo genere per questa parte d'Europa.
Delle iscrizioni in bronzo che ornavano la facciata è rimasta solo la barra di una lettera. L'edificio templare era parallelo alla via romana che collegava Senlis a Beauvais ed era riferibile ad un agglomerato urbano gallo-romano di cui non si conosce il nome. A Pont-Saint-Maxence sono stati scoperti anche dei bacini di scarico antichi che possono illuminare gli studiosi sull'esistenza di altri edifici.
Gli archeologi pensano che l'edificio monumentale sia stato commissionato da alcuni ricchi proprietari che abbiano voluto dimostrare la loro devozione al pantheon greco-romano. La qualità delle statue porta a pensare che alcuni artisti si siano trasferiti qui da Roma per collaborare alla decorazione dell'edificio, dal momento che quel che resta delle statue rispetta i canoni delle statue ellenistiche.
Sono ancora visibili tracce di pittura: dal rosso cinabro al verde pastello a diverse sfumature di giallo. Lo scavo deve terminare il mese prossimo per lasciar posto alla costruzione del centro commerciale.
I ritrovamenti fanno parte di un santuario della seconda metà del II secolo d.C., con una facciata di 90 metri di lunghezza e di 9,5 metri di altezza. Questo muro era composto da 13 o 17 arcate e crollò subito dopo la sua costruzione, forse per la natura sabbiosa del suolo. Si tratta di un edificio unico nel suo genere per questa parte d'Europa.
Delle iscrizioni in bronzo che ornavano la facciata è rimasta solo la barra di una lettera. L'edificio templare era parallelo alla via romana che collegava Senlis a Beauvais ed era riferibile ad un agglomerato urbano gallo-romano di cui non si conosce il nome. A Pont-Saint-Maxence sono stati scoperti anche dei bacini di scarico antichi che possono illuminare gli studiosi sull'esistenza di altri edifici.
Il volto di una delle statue del tempio trovato in Francia (Foto: Inrap) |
Sono ancora visibili tracce di pittura: dal rosso cinabro al verde pastello a diverse sfumature di giallo. Lo scavo deve terminare il mese prossimo per lasciar posto alla costruzione del centro commerciale.
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