La sepoltura e i resti del faraone dimenticato Woseribre Senebkay (Foto: lonews.ro) |
Il ritrovamento del sarcofago di uno sconosciuto faraone, Woseribre Senebkay (1650-1600 a.C. circa), ha consentito agli archeologi di aprire una finestra su un periodo tra i più bui della storia dell'antico Egitto. Si tratta del Secondo Periodo Intermedio, che va dal 1650 al 1550 a.C..
L'interessante scoperta è l'ultima, in ordine di tempo, che gli archeologi dell'Università di Pennsylvania hanno fatto nella località conosciuta come Montagna di Anubis, 150 chilometri a nord di Luxor. Responsabile della missione di scavo americana è il Dottor Josef Wegner.
Purtroppo la mummia di Woseribre Senebkay venne letteralmente frantumata sin dall'antichità. Gli archeologi, però, sono riusciti a ricomporre lo scheletro del sovrano e sono riusciti a stabilire che morì all'età di quarant'anni. E' stata anche ritrovata la sua maschera mortuaria e un vaso canopo.
Dalla posizione del sarcofago e da altri indizi, però, gli archeologi hanno dedotto che il sarcofago in quarzite in cui sono stati trovati i resti del faraone dimenticato non era stato realizzato per il sovrano. Si trattava, insomma, di un riutilizzo in piena regola. Il proprietario del sarcofago in cui era stato deposto Woseribre Senebkay era, in realtà, Sobekhotep I, vissuto intorno al 1780 a.C. circa e ritenuto il fondatore della XIII Dinastia (Medio Regno), la cui tomba si trova poco distante da quella del faraone dimenticato.
All'interno del sarcofago gli archeologi hanno trovato alcuni frammenti in legno di cedro pertinenti la cassa di Sobekhotep I che recano il nome di quest'ultimo. Il riutilizzo di sarcofago e cassa da parte di un sovrano del Secondo Periodo Intermedio lascia intuire le grandi difficoltà in cui si dibatteva l'Egitto all'epoca.
L'interessante scoperta è l'ultima, in ordine di tempo, che gli archeologi dell'Università di Pennsylvania hanno fatto nella località conosciuta come Montagna di Anubis, 150 chilometri a nord di Luxor. Responsabile della missione di scavo americana è il Dottor Josef Wegner.
Purtroppo la mummia di Woseribre Senebkay venne letteralmente frantumata sin dall'antichità. Gli archeologi, però, sono riusciti a ricomporre lo scheletro del sovrano e sono riusciti a stabilire che morì all'età di quarant'anni. E' stata anche ritrovata la sua maschera mortuaria e un vaso canopo.
Dalla posizione del sarcofago e da altri indizi, però, gli archeologi hanno dedotto che il sarcofago in quarzite in cui sono stati trovati i resti del faraone dimenticato non era stato realizzato per il sovrano. Si trattava, insomma, di un riutilizzo in piena regola. Il proprietario del sarcofago in cui era stato deposto Woseribre Senebkay era, in realtà, Sobekhotep I, vissuto intorno al 1780 a.C. circa e ritenuto il fondatore della XIII Dinastia (Medio Regno), la cui tomba si trova poco distante da quella del faraone dimenticato.
All'interno del sarcofago gli archeologi hanno trovato alcuni frammenti in legno di cedro pertinenti la cassa di Sobekhotep I che recano il nome di quest'ultimo. Il riutilizzo di sarcofago e cassa da parte di un sovrano del Secondo Periodo Intermedio lascia intuire le grandi difficoltà in cui si dibatteva l'Egitto all'epoca.
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