Frammento di un braccialetto in vetro con incisa la menorah (Foto: Israel Antiquities Authority) |
Un frammento di vetro del periodo compreso tra la tarda epoca romana e i primi anni del periodo bizantino è stato trovato nel parco nazionale del Monte Carmelo, in Israele. Sul frammento, che apparterebbe ad un braccialetto, è incisa una menorah ramificata del periodo del Secondo Tempio.
Il reperto è tornato alla luce durante i lavori per la costruzione di un serbatoio dell'acqua nella città di Yokne'am. Lo scavo ha permesso di scoprire un'antica zona industriale e pozzi di scarico, parte di un grande insediamento di fine epoca romana-inizio periodo bizantino (fine IV - inizio V secolo d.C.). Co-direttori dello scavo sono Limor Talmi e Dan Kirzne, autori della scoperta. I frammenti sono stati ritrovati durante il controllo del contenuto di una delle casse di frammenti di vetro raccolti nel sito.
I ricercatori pensano che la decorazione del braccialetto sia stata impressa quando il vetro era ancora caldo. Bracciali e ciondoli di vetro di questo periodo, decorati con i simboli della menorah, del leone o diverse immagini di dei e animali sono ben noti in Israele, Libano e Siria. Finora sono stati scoperti tre frammenti di braccialetti con il simbolo della menorah durante gli scavi in Israele: a Bab el-Hawa, nel nord delle colline del Golan, a Banias e vicino ad Haifa. Quest'ultimo oggetto presenta una menorah con delle fiamme al di sopra dell'oggetto.
Gli archeologi pensano che sul luogo dove ora sorge la città di Yokne'am potessero abitare dei Samaritani oppure dei pagani. Un'altra ipotesi è che il braccialetto sia stato forgiato da un laboratorio locale per altri mercati. Questa ipotesi è basata sul ritrovamento di altri detriti di vetro nel pozzo contenente il materiale di scarto del luogo di scavo, tra cui vi erano perle e bracciali. I gioielli in vetro erano molto diffusi nel periodo tardo romano.
Tra i frammenti tornati alla luce dai pozzi vi sono quelli di vasi di vetro e di vetri di finestre, ad indicare che la popolazione locale doveva vivere in un certo stato di benessere e comodità. Per questo i ricercatori pensano che il braccialetto ritrovato possa provenire da un'industria locale che forniva mercati diversi dal luogo di produzione.
Il reperto è tornato alla luce durante i lavori per la costruzione di un serbatoio dell'acqua nella città di Yokne'am. Lo scavo ha permesso di scoprire un'antica zona industriale e pozzi di scarico, parte di un grande insediamento di fine epoca romana-inizio periodo bizantino (fine IV - inizio V secolo d.C.). Co-direttori dello scavo sono Limor Talmi e Dan Kirzne, autori della scoperta. I frammenti sono stati ritrovati durante il controllo del contenuto di una delle casse di frammenti di vetro raccolti nel sito.
I ricercatori pensano che la decorazione del braccialetto sia stata impressa quando il vetro era ancora caldo. Bracciali e ciondoli di vetro di questo periodo, decorati con i simboli della menorah, del leone o diverse immagini di dei e animali sono ben noti in Israele, Libano e Siria. Finora sono stati scoperti tre frammenti di braccialetti con il simbolo della menorah durante gli scavi in Israele: a Bab el-Hawa, nel nord delle colline del Golan, a Banias e vicino ad Haifa. Quest'ultimo oggetto presenta una menorah con delle fiamme al di sopra dell'oggetto.
Gli archeologi pensano che sul luogo dove ora sorge la città di Yokne'am potessero abitare dei Samaritani oppure dei pagani. Un'altra ipotesi è che il braccialetto sia stato forgiato da un laboratorio locale per altri mercati. Questa ipotesi è basata sul ritrovamento di altri detriti di vetro nel pozzo contenente il materiale di scarto del luogo di scavo, tra cui vi erano perle e bracciali. I gioielli in vetro erano molto diffusi nel periodo tardo romano.
Tra i frammenti tornati alla luce dai pozzi vi sono quelli di vasi di vetro e di vetri di finestre, ad indicare che la popolazione locale doveva vivere in un certo stato di benessere e comodità. Per questo i ricercatori pensano che il braccialetto ritrovato possa provenire da un'industria locale che forniva mercati diversi dal luogo di produzione.
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