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Una grande necropoli di epoca romana in Polonia sarà oggetto di una dettagliata ricerca scientifica che permetterà di completare le prime analisi svolte in fase di scavo. Gli archeologi e gli antropologi contano di scoprire la dieta e i gradi di parentela di quanti sono seppelliti nell'antico cimitero.
La campagna di scavi a Karczyn è stata condotta, dal 2002 al 2012, dagli archeologi dell'Istituto di Preistoria dell'Università di Poznan, in Polonia. Fin dall'inizio i ricercatori hanno capito di trovarsi di fronte ad un luogo unico. La necropoli, infatti, continuò ad essere utilizzata ininterrottamente per oltre 300 anni, dal I al IV secolo d.C.. Sono state più di 120 sepolture con diversi riti.
La sorpresa più grande, per gli archeologi, è stata la scoperta di due grandi tombe, le più grandi conosciute per questo periodo, che sono state definite delle vere e proprie "tombe principesche". Entrambe avevano camere funerarie impressionanti, situate a circa due metri di profondità rispetto all'attuale piano di calpestio. Purtroppo, però, entrambe le sepolture risultano essere state già violate nell'antichità.
Sorprendenti sono stati anche i risultati delle analisi preliminari dei resti dei defunti seppelliti nelle due tombe principesche: si tratta di un adulto di circa 20 anni di età e di un adolescente di 14 anni sepolti nella prima tomba, mentre i resti sepolti nella seconda tomba appartengono ad un adolescente di 14-15 anni. La presenza di adolescenti in tombe principesche è abbastanza insolita, così come è insolito seppellire, in tombe così ricche, più di una persona.
La necropoli di Karczyn è particolare anche per i diversi rituali funebri che si ritrovano nelle sepolture. Oltre alle tombe principesche gli archeologi hanno, infatti, ritrovato sepolture ad inumazione e ad incinerazione, le quali ultime hanno restituito diverse urne cinerarie, ed anche sepolture a pozzo. E' stata trovata anche una sepoltura "di gruppo". Nella necropoli sono stati sepolti anche dei guerrieri. I ricercatori li hanno individuati grazie alle tracce presenti sulle loro ossa, che dimostrano l'abitudine a cavalcare e quella a brandire armi pesanti. Un'altra sepoltura conteneva elementi estranei alle sepolture polacche e comuni alla vicina regione del Mar Nero.
Sono stati individuati anche diversi forni che venivano utilizzati per cremare i defunti.
La campagna di scavi a Karczyn è stata condotta, dal 2002 al 2012, dagli archeologi dell'Istituto di Preistoria dell'Università di Poznan, in Polonia. Fin dall'inizio i ricercatori hanno capito di trovarsi di fronte ad un luogo unico. La necropoli, infatti, continuò ad essere utilizzata ininterrottamente per oltre 300 anni, dal I al IV secolo d.C.. Sono state più di 120 sepolture con diversi riti.
La sorpresa più grande, per gli archeologi, è stata la scoperta di due grandi tombe, le più grandi conosciute per questo periodo, che sono state definite delle vere e proprie "tombe principesche". Entrambe avevano camere funerarie impressionanti, situate a circa due metri di profondità rispetto all'attuale piano di calpestio. Purtroppo, però, entrambe le sepolture risultano essere state già violate nell'antichità.
Sorprendenti sono stati anche i risultati delle analisi preliminari dei resti dei defunti seppelliti nelle due tombe principesche: si tratta di un adulto di circa 20 anni di età e di un adolescente di 14 anni sepolti nella prima tomba, mentre i resti sepolti nella seconda tomba appartengono ad un adolescente di 14-15 anni. La presenza di adolescenti in tombe principesche è abbastanza insolita, così come è insolito seppellire, in tombe così ricche, più di una persona.
La necropoli di Karczyn è particolare anche per i diversi rituali funebri che si ritrovano nelle sepolture. Oltre alle tombe principesche gli archeologi hanno, infatti, ritrovato sepolture ad inumazione e ad incinerazione, le quali ultime hanno restituito diverse urne cinerarie, ed anche sepolture a pozzo. E' stata trovata anche una sepoltura "di gruppo". Nella necropoli sono stati sepolti anche dei guerrieri. I ricercatori li hanno individuati grazie alle tracce presenti sulle loro ossa, che dimostrano l'abitudine a cavalcare e quella a brandire armi pesanti. Un'altra sepoltura conteneva elementi estranei alle sepolture polacche e comuni alla vicina regione del Mar Nero.
Sono stati individuati anche diversi forni che venivano utilizzati per cremare i defunti.
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