Scavo di uno scheletro ad Ippelen (Foto: Exeter.ac.uk) |
Quindici antichi scheletri sono tornati alla luce ad Ipplen, un importante insediamento romano-britannico nel Devon, in Inghilterra. Si parla già nel cimitero romano meglio conservato della regione.
Gli archeologi dell'Università di Exeter ed alcuni volontari e studenti hanno scoperto i resti durante lo scavo di una strada romana. Il cimitero si trovava proprio lungo questa strada, nulla di simile era stato trovato prima nella regione. Gli archeologi sperano di ricavare, dalla scoperta, preziose informazioni sulla vita di chi abitava questi luoghi, sull'età, la dieta e le malattie che affliggevano questa comunità. Si spera anche che l'analisi isotopica possa fornire dati circa la provenienza geografica degli individui. Gli isotopi stabili in acqua vengono fissati nello smalto dei denti, quando si è giovani. Poiché gli isotopi in acqua variano a seconda della provenienza geografica, è possibile indicare, tramite quest'analisi, dove è cresciuto un determinato individuo.
La data dei reperti al radiocarbonio ha attribuito il ritrovamento al 655-765 d.C., suggerendo che la comunità continuò la sua vita quotidiana anche dopo la cessazione del dominio romano.
Gli archeologi dell'Università di Exeter ed alcuni volontari e studenti hanno scoperto i resti durante lo scavo di una strada romana. Il cimitero si trovava proprio lungo questa strada, nulla di simile era stato trovato prima nella regione. Gli archeologi sperano di ricavare, dalla scoperta, preziose informazioni sulla vita di chi abitava questi luoghi, sull'età, la dieta e le malattie che affliggevano questa comunità. Si spera anche che l'analisi isotopica possa fornire dati circa la provenienza geografica degli individui. Gli isotopi stabili in acqua vengono fissati nello smalto dei denti, quando si è giovani. Poiché gli isotopi in acqua variano a seconda della provenienza geografica, è possibile indicare, tramite quest'analisi, dove è cresciuto un determinato individuo.
La data dei reperti al radiocarbonio ha attribuito il ritrovamento al 655-765 d.C., suggerendo che la comunità continuò la sua vita quotidiana anche dopo la cessazione del dominio romano.
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