Volto etrusco in terracotta |
La sinergia tra Napoli e la Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali della Regione Toscana, patrocinata dal Padre Provinciale dei Barnabiti di Napoli, Pasquale Riillo, ha portato all'inaugurazione - che si terrà il 18 febbraio - del primo museo campano sulla cultura etrusca e sulla dominazione di questa in Campania.
Il Museo Archeologico Etrusco "De Feis" sarà gestito dal Collegio Francesco Denza ed avrà la sua sede a Posillipo-Bagnoli. E' intitolato al Padre Barnabita Leopoldo De Feis, che fondò il primo museo didattico Collegio Fiorentino "Alle Querce", che ospitava ben 800 reperti provenienti da importanti collezioni private sull'arte e la cultura etrusca, che spaziavano, temporalmente, dall'Età del Bronzo a quella Imperiale Severiana.
Nel 2005, a causa dei tagli ai fondi del Museo, il Collegio "Alle Querce" è stato chiuso e la collezione è stata spostata nei depositi di Villa San Paolo a Firenze. E' dal 2014, con il trasferimento a Napoli, che il Padre Provinciale dei Barnabiti ha cercato di valorizzare questo eccezionale patrimonio ponendolo a disposizione del pubblico in un'esposizione stabile.
Il più antico insediamento etrusco in terra campana è Caudium, la più vasta realtà collegabile a questa cultura. Il sito si trova nell'area beneventana di Montesarchio. Strabone scrive che l'Etruria arrivava fino all'Agro Picentino, dove sorsero Nola, Nocera, Ercolano, Pompei, Marcina, Velcha, Velsu, Irnthi, Uri Hyria, Capua.
Il Museo Archeologico Etrusco "De Feis" ospiterà 47 ceramiche campane donate, nel 1875 dalla famiglia dei D'Avalos ai Bernabiti, reperti del VI secolo a.C. recuperati ad Orvieto, iscrizioni funerarie ed epigrafiche, bolli laterizi di epoca romana, ex voto in terracotta provenienti dal Lazio, manufatti originari della Magna Grecia, della Grecia e della Libia.
Il Museo Archeologico Etrusco "De Feis" sarà gestito dal Collegio Francesco Denza ed avrà la sua sede a Posillipo-Bagnoli. E' intitolato al Padre Barnabita Leopoldo De Feis, che fondò il primo museo didattico Collegio Fiorentino "Alle Querce", che ospitava ben 800 reperti provenienti da importanti collezioni private sull'arte e la cultura etrusca, che spaziavano, temporalmente, dall'Età del Bronzo a quella Imperiale Severiana.
Nel 2005, a causa dei tagli ai fondi del Museo, il Collegio "Alle Querce" è stato chiuso e la collezione è stata spostata nei depositi di Villa San Paolo a Firenze. E' dal 2014, con il trasferimento a Napoli, che il Padre Provinciale dei Barnabiti ha cercato di valorizzare questo eccezionale patrimonio ponendolo a disposizione del pubblico in un'esposizione stabile.
Il più antico insediamento etrusco in terra campana è Caudium, la più vasta realtà collegabile a questa cultura. Il sito si trova nell'area beneventana di Montesarchio. Strabone scrive che l'Etruria arrivava fino all'Agro Picentino, dove sorsero Nola, Nocera, Ercolano, Pompei, Marcina, Velcha, Velsu, Irnthi, Uri Hyria, Capua.
Il Museo Archeologico Etrusco "De Feis" ospiterà 47 ceramiche campane donate, nel 1875 dalla famiglia dei D'Avalos ai Bernabiti, reperti del VI secolo a.C. recuperati ad Orvieto, iscrizioni funerarie ed epigrafiche, bolli laterizi di epoca romana, ex voto in terracotta provenienti dal Lazio, manufatti originari della Magna Grecia, della Grecia e della Libia.
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