La pala "economica" di Enrico III d'Inghilterra (Foto: cam.ac.uk) |
La ricerca scientifica sulla più antica pala medioevale conservata in Inghilterra, che per secoli ha fatto da sfondo alle incoronazioni nell'Abbazia di Westminster, ha rivelato che il suo costo, all'epoca della sua creazione, non è stato superiore al prezzo di otto vacche.
L'esperto in conservazione di Cambridge Spike Bucklow ha scoperto questa pala del 1260 mentre stava effettuando alcune ricerche per il suo ultimo libro di approfondimento sui materiali utilizzati nelle opere d'arte medioevale.
Commissionata da Enrico III durante la costruzione dell'Abbazia di Westminster, è una documentazione palese dell'utilizzo, in arte, di gemme false. Questo "particolare" è stato sconosciuto fino ad ora. Nessuno sapeva quanto poco il re aveva pagato il dipinto su tavola più antico che si conosca d'Inghilterra.
Il Professor Bucklow, per le sue ricerca, ha utilizzato una serie di documenti e registrazioni custodite nell'Abbazia ed è riuscito a determinare sia il prezzo che la quantità di legno utilizzata, la superficie di vetro necessaria, ogni pigmento di pittura e persino gli stipendi pagati a falegnami e pittori.
Bucklow pensa che l'avarizia endemica di Enrico III, ossessionato dal risparmiare sterline, corone e scellini, abbia portato il sovrano a scegliere materiali economici e pietre preziose false per mettere in risalto i temi chiave presenti sulla pala.
L'esperto in conservazione di Cambridge Spike Bucklow ha scoperto questa pala del 1260 mentre stava effettuando alcune ricerche per il suo ultimo libro di approfondimento sui materiali utilizzati nelle opere d'arte medioevale.
Commissionata da Enrico III durante la costruzione dell'Abbazia di Westminster, è una documentazione palese dell'utilizzo, in arte, di gemme false. Questo "particolare" è stato sconosciuto fino ad ora. Nessuno sapeva quanto poco il re aveva pagato il dipinto su tavola più antico che si conosca d'Inghilterra.
Il Professor Bucklow, per le sue ricerca, ha utilizzato una serie di documenti e registrazioni custodite nell'Abbazia ed è riuscito a determinare sia il prezzo che la quantità di legno utilizzata, la superficie di vetro necessaria, ogni pigmento di pittura e persino gli stipendi pagati a falegnami e pittori.
Bucklow pensa che l'avarizia endemica di Enrico III, ossessionato dal risparmiare sterline, corone e scellini, abbia portato il sovrano a scegliere materiali economici e pietre preziose false per mettere in risalto i temi chiave presenti sulla pala.
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