lunedì 23 marzo 2015

Un anello che parla di Arabi e Vichinghi

L'anello d'argento con la scritta in arabo rinvenuto in una tomba del IX secolo d.C. in Svezia (Foto: Sciencenews.org)
A più di un secolo dalla sua scoperta all'interno della sepoltura di una donna vissuta nel IX secolo d.C., un anello inciso ha rivelato gli stretti legami esistenti, all'epoca, tra Vichinghi scandinavi e il mondo islamico.
Alcuni operai che stavano scavando in un centro commerciale vichingo in Svezia, hanno recuperato l'anello d'argento alla fine del 1800. Finora si è sempre pensato che l'oggetto fosse un gioiello con una pietra color viola ametista con incisi caratteri che imitavano quelli arabi. Un esame più attento al microscopio elettronico a scansione ha rivelato che la pietra dal colore ametista è un vetro colorato. L'iscrizione incisa si legge "per Allah".
Gli antichi Scandinavi usavano scambiare oggetti in vetro con l'Egitto e la Mesopotamia già 3400 anni fa. Attraverso i traffici marittimi potrebbero essere entrati in possesso di altri oggetti simili da commercianti islamici. Gli antichi testi menzionano incontri tra scandinavi e membri della civiltà islamica a partire da mille anni fa.
La superficie interna dell'anello non mostra segni di usura. Forse l'anello è stato creato da un argentiere arabo e non è dovuto passare da mole mani prima di raggiungere la dama vichinga nella cui sepoltura è stato trovato.

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