mercoledì 22 aprile 2015

Un rimedio egizio contro il mal di testa da sbornia

Il papiro con i consigli per il
mal di testa post-sbronza
(Foto: Egypt Exploration Society)
Per vincere una sbornia, nell'antico Egitto, non bisognava far altro che indossare una collana. Questo è il rimedio prospettato da un papiro recentemente tradotto e pubblicato con la ricetta per la cura del mal di testa da ubriachezza. La collana da appendere al collo era fatta, secondo la ricetta esposta nel papiro, di un arbusto chiamato Chamaedaphne alessandrina (Ruscus racemosus L.).
Il papiro contenente la ricetta contro la sbornia è stato datato a 1900 anni fa e fa parte di ben 500.000 documenti trovati nell'antica città di Ossirinco dai ricercatori Bernard Grenfell e Arthur Hunt circa un secolo fa. Lo studio e la pubblicazione di tutti questi papiri è stato lungo e difficile e va avanti da oltre un secolo. Finora sono circa 30 i papiri contenenti consigli medici ritrovati ad Ossirinco.
Gli autori di questi antichi papiri sono certamente di cultura greca. Gli antichi abitanti di Ossirinco, infatti, erano fortemente influenzati dalla cultura ellenistica, che si era diffusa in Egitto e in tutto il Medio Oriente dopo le conquiste di Alessandro Magno.
Una particolare attenzione, nei "papiri medici" di Ossirinco, era riservata alla cura delle malattie degli occhi. Un testo contiene circa una dozzina di ricette per confezionare una lozione molto simile al moderno collirio.
Vi sono anche frammenti che contengono relazioni su quelle che sembrano proprio tecniche di chirurgia oculare. Questi testi sono piuttosto lacunosi ed alcuni termini hanno una traduzione incerta.

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