domenica 7 giugno 2015

Sarà restaurato il Ludus Magnus?

Un imperatore presiede i giochi gladiatori
(Foto: Wikimedia Commons)
Le autorità sperano di preservare parte della storia dell'antica Roma restaurando il tunnel che conduceva dalla scuola dei gladiatori al Colosseo. Attualmente alcune parti della scuola per gladiatori, il Ludus Magnus, è esposta all'incuria e alla sporcizia.
L'antica scuola per gladiatori è posta nei pressi dell'arena del Colosseo. Vi erano altre scuole gladiatorie a Roma, ma il Ludus Magnus era la più grande e la più famosa di tutte. Per molti anni i gladiatori hanno vissuto tra le sue pareti e si sono allenati nelle sue palestre all'aperto.
Il governo kuwaitiano si è offerto di finanziare i restauri del tunnel di collegamento tra il Ludus Magnus e il Colosseo. Il Ludus Magnus venne costruito tra l'81 e il 96 d.C. dall'imperatore Domiziano e ricostruito più tardi da Traiano. I gladiatori erano sottoposti ad una disciplina rigida e ad una formazione estremamente rigorosa. Nel febbraio 2014 gli archeologi hanno trovato i resti quasi intatti di una scuola di gladiatori romana sulle rive austriache del Danubio. In questo caso, utilizzando sofisticate tecniche in 3D, sono riusciti a riportare in vita queste antiche scuole di "formazione".
Il ritrovamento del sito di Carnuntum, fuori Vienna, è il primo riguardante un ludus gladiatorum fuori dalle città di Roma e Pompei. Si ritiene che vi fossero più di cento di queste scuole sparse nell'impero romano, ma quasi tutte vennero distrutte o vi si è costruito sopra, rendendo impossibile il recupero delle antiche strutture.
Esempio di tunnel di collegamento tra scuola gladiatoria e arena. Questo si trova
a El Jem, in Tunisia, la più grande struttura del nord Africa (Foto: BigStockPhoto)
Un gruppo di ricerca composto da archeologi austriaci, belgi e tedeschi ha utilizzato le ultime tecnologie non invasive per indagare e ricostruire una scuola gladiatoria del II secolo d.C. nascosta al di sotto di un campo. I risultati hanno rivelato che i gladiatori dell'antica Roma vivevano e si addestravano all'interno delle prigioni di una sorta di fortezza. La struttura, molto grande, era articolata su due piani e poteva ospitare fino ad 80 gladiatori. Era dotata di un'arena ed aveva anche pavimenti riscaldati per l'allenamento invernale; vi erano bagni, infermerie, un impianto idraulico ed un luogo di sepoltura posto nelle vicinanze. I gladiatori dormivano in celle di circa 3 metri quadrati di ampiezza, che ospitavano uno o due uomini. Queste celle erano separate dagli ambienti in cui alloggiavano gli allenatori, noti come magistri, solitamente degli ex gladiatori sopravvissuti ai combattimenti nelle arene.
I gladiatori erano spesso prigionieri di guerra e schiavi che Roma acquisiva durante le guerre di conquista. Non tutti i gladiatori erano costretti ad esibirsi nelle arene. Nonostante la vita precaria e piuttosto difficile, questi uomini erano delle vere e proprie "star". La fama, la gloria e la fortuna che si potevano raccogliere nelle arene erano uno stimolo fortissimo ad arruolarsi volontariamente tra questi antesignani delle attuali stelle dello sport. Anche alcuni imperatori romani si cimentarono con i giochi gladiatori. Il più famoso fu, forse, l'imperatore Commodo.
Le esibizioni dei gladiatori si tenevano, solitamente, nel pomeriggio. Dapprincipio venivano utilizzate armi spuntate o forgiate nel legno, ma presto si trasformavano in brutali combattimenti all'ultimo sangue. Occasionalmente chi finanziava i giochi poteva anche pagare un extra per mettere in scena un combattimento che doveva concludersi con la morte di uno dei due combattenti.

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