lunedì 31 agosto 2015

Resti di un'antica città sommersa in Grecia

I resti dell'antica città greca sommersa nell'Egeo
(Foto: ancient-origins.net)
Il Ministero della Cultura, dell'Educazione e degli Affari Religiosi ha annunciato che sono stati scoperti i resti di una città dell'Età del Bronzo sommersi nel Mar Egeo. L'insediamento risalirebbe a 4500 anni fa ed è composto da strutture difensive in pietra, superfici pavimentate, vie, torri, utensili, ceramiche ed altri reperti.
A fare la scoperta un team di esperti della Soprintendenza alle Antichità subacquee, dell'Università di Ginevra e della Scuola svizzera di Archeologia presso Kiladha Bay, nel sud del Peloponneso. I ricercatori hanno identificato una serie di enormi basi a ferro di cavallo vicino ad una linea di muro, che si ritiene appartenga alla fortificazione cittadina. I ricercatori sostengono che al di sopra dei basamenti di pietra dovevano esserci delle strutture in mattoni.
La scoperta è molto importante, soprattutto per la quantità di manufatti recuperati, tra i quali ceramiche e strumenti in pietra risalenti al periodo Elladico (3200-2050 a.C.). In totale sono stati raccolti più di 6.000 di reperti, tra cui alcune lame di ossidiana provenienti, forse, dall'isola di Milos, nell'arcipelago delle Cicladi, abitata sin dal III millennio a.C..
Le mura ritrovate sono contemporanee alle piramidi di Giza, costruite intorno al 2600-2500 a.C., e precedono la civiltà micenea di almeno mille anni. I ricercatori sperano, con ulteriori indagini condotte anche intorno Lambayanna, di raccogliere altre informazioni circa una fitta rete di insediamenti costieri sparsi nel Mar Egeo.
Area pavimentata che si ritiene sia parte di un muro di fortificazione (Foto: Spero News)

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