Lo scheletro di Adraim (Foto: CEN) |
Uno scheletro con un teschio dall'insolita forma oblunga è stato portato alla luce in un luogo conosciuto come la Stonehenge della Russia. Si tratta dei resti di una donna vissuta quasi 2000 anni fa, che aveva il cranio allungato poiché era stato fasciato in obbedienza ad una tradizione tribale.
I resti sono stati trovati ad Arkaim, vicino Chelyabinsk, nella Russia centrale, in un insediamento che risale a quasi 4000 anni fa. Si ritiene che la donna appartenesse ad una tribù che viveva in una parte di quella che oggi è conosciuta come l'Ucraina. Forse si tratta della tribù dei Sarmati, che vivevano tra l'Ucraina, il Kazakistan e la Russia meridionale.
Si pensa che lo scheletro risalga al II-III secolo a.C.. Il sito archeologico di Akraim è stato scoperto nel 1987 e da allora ha riservato scoperte straordinarie, tra cui alcuni reperti dell'Età del Bronzo.
Il sito era un osservatorio astronomico primitivo e si estendeva su una superficie di circa 20.439 metri quadrati. Era composto da due cerchi di abitazioni separate da una strada, con una piazza centrale.
I resti sono stati trovati ad Arkaim, vicino Chelyabinsk, nella Russia centrale, in un insediamento che risale a quasi 4000 anni fa. Si ritiene che la donna appartenesse ad una tribù che viveva in una parte di quella che oggi è conosciuta come l'Ucraina. Forse si tratta della tribù dei Sarmati, che vivevano tra l'Ucraina, il Kazakistan e la Russia meridionale.
Si pensa che lo scheletro risalga al II-III secolo a.C.. Il sito archeologico di Akraim è stato scoperto nel 1987 e da allora ha riservato scoperte straordinarie, tra cui alcuni reperti dell'Età del Bronzo.
Il sito era un osservatorio astronomico primitivo e si estendeva su una superficie di circa 20.439 metri quadrati. Era composto da due cerchi di abitazioni separate da una strada, con una piazza centrale.
Nessun commento:
Posta un commento