lunedì 3 agosto 2015

Dopo sette anni riapre la Palestra Grande di Pompei

Pompei, la Palestra Grande (Foto: ecampania.it)
E' stata riaperta, al termine di restauri accurati che hanno impegnato gli addetti per sette anni, la Palestra Grande di Pompei che sarà, in futuro, teatro di allestimenti di mostre permanenti e temporanee. Tra le prime gli affreschi del complesso di Moregine, ora visibili nel portico meridionale.
I Triclini di Moregine furono rinvenuti nel 1959 a 600 metri a sud delle mura di Pompei, presso la foce del Sarno. I lavori dell'autostrada Napoli-Salerno permisero di far tornare alla luce ambienti riccamente affrescati pertinenti triclini e terme ancora in costruzione al momento dell'eruzione del Vesuvio. Le pitture vennero asportate per salvarle dalla vicina falda freatica. Il triclinio A, con la rappresentazione delle Muse su fondo rosso, il triclinio B con i Dioscuri su fondo nero e il triclinio C con la personificazione del fiume Sarno su fondo rosso, protetti da grandi teche in cristallo, sono ora visibili nel portico meridionale della Palestra Grande.
Quest'ultima è un edificio rettangolare con portici su tre lati destinato, un tempo, agli esercizi ginnici delle associazioni giovanili, una sorta di saggi promossi dalla propaganda imperiale. I lavori per la restituzione al pubblico dell'edificio sono durati sette anni. In esposizione si potranno ammirare anche teche con reperti vitrei, ceramici e metallurgici e un'installazione in acciaio che riproduce un'esperienza sensoriale ed emozionale e una lettura originale degli affreschi di Pompei. Si tratta dei Planofoni in acciaio (sistemi vibranti costituiti da pannelli di diversi materiali e forme ideati dal Centro Ricerche Musicali di Roma) che creano musica distribuita tra: Ambiente, Uomo e Strumenti.

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