L'icona di San Teodoro Stratilate, la più antica icona bulgara, dopo il restauro nel quale sono stati aggiunti frammenti scoperti di recente su spalla, barba e faccia (Foto: TV grab from BNT) |
Sono stati scoperti nuovi frammenti della più antica icona bulgara, un'opera in ceramica raffigurante San Teodoro Stratilate, risalente al X secolo d.C.. Si tratta di uno dei simboli nazionali della Bulgaria, mostrata, in questi giorni, completa dei frammenti da poco ritrovati presso l'Istituto Nazionale e Museo Archeologico dell'Accademia bulgara delle Scienze a Sofia.
L'icona di San Teodoro Stratilate è stata trovata agli inizi del XX secolo durante gli scavi archeologici del monastero medioevale di Patleyna, a due chilometri da Veliki Preslav, piccola città nel nordest della Bulgaria, un tempo capitale del primo grande impero bulgaro, età dell'oro della letteratura e della cultura di questo Paese.
San Teodoro Stratilate è un santo del III secolo d.C., vissuto in Anatolia (attuale Turchia) e morto martire nella città di Eraclea Pontica nel 319 d.C., durante il regno dell'imperatore romano Licinio I (308-324 d.C.). L'attribuzione dell'icona al santo anatolico non è, comunque, certa al cento per cento, dal momento che alcuni pensano che appartengano ad un altro Teodoro, proveniente da Tiron di Amasea.
E' la prima volta che l'icona di San Teodoro Stratilate è stata restaurata ed è anche la prima volta che vengono aggiunti ad essa frammenti scoperti di recente nei magazzini del Museo Archeologico di Veliki Preslav. Questi frammenti comprendono anche delle iscrizioni laterali prima sconosciute, che citano il nome "Theodore" e frammenti del volto del santo, della barba e di parte del corpo. Da questo i ricercatori ed i restauratori hanno desunto che l'icona fosse, un tempo, molto più grande di come appaia oggi, raffigurando il santo nell'interezza, in piedi mentre regge una croce.
I restauri effettuati nei primi anni del XX secolo non si sono dimostrati adatti alla conservazione del reperto. Sono stati utilizzati materiali inappropriati ma coerenti con l'epoca in cui il restauro venne effettuato. Il recente restauro si è reso necessario dal cattivo stato di conservazione in cui versava l'icona che, è bene dirlo, costituisce un reperto che non ha analogie nel mondo intero. I frammenti erano stati fissati con il gesso, che non è notoriamente un materiale elastico e che ha provocato profonde crepe durante il trasporto dell'icona. Il restauro di questi ultimi anni ha riportato l'icona all'antica lucentezza, restituendo la brillantezza originaria ai colori e applicando sull'icona tecniche e materiali più vicini a quelli originali.
Teodoro Stratelates o Stratilate, conosciuto anche come Teodoro di Eraclea, era un soldato e un martire molto venerato nella chiesa ortodossa orientale. Si fa ancora molta confusione tra lui e Teodoro di Amasea, al punto di ipotizzare che fossero, in realtà, la stessa persona. Secondo una tradizione, Teodoro, per il suo coraggio, venne nominato comandante militare (Stratelates) della città di Eraclea Pontica. Subì il martirio per decapitazione.
L'icona di San Teodoro Stratilate è stata trovata agli inizi del XX secolo durante gli scavi archeologici del monastero medioevale di Patleyna, a due chilometri da Veliki Preslav, piccola città nel nordest della Bulgaria, un tempo capitale del primo grande impero bulgaro, età dell'oro della letteratura e della cultura di questo Paese.
San Teodoro Stratilate è un santo del III secolo d.C., vissuto in Anatolia (attuale Turchia) e morto martire nella città di Eraclea Pontica nel 319 d.C., durante il regno dell'imperatore romano Licinio I (308-324 d.C.). L'attribuzione dell'icona al santo anatolico non è, comunque, certa al cento per cento, dal momento che alcuni pensano che appartengano ad un altro Teodoro, proveniente da Tiron di Amasea.
E' la prima volta che l'icona di San Teodoro Stratilate è stata restaurata ed è anche la prima volta che vengono aggiunti ad essa frammenti scoperti di recente nei magazzini del Museo Archeologico di Veliki Preslav. Questi frammenti comprendono anche delle iscrizioni laterali prima sconosciute, che citano il nome "Theodore" e frammenti del volto del santo, della barba e di parte del corpo. Da questo i ricercatori ed i restauratori hanno desunto che l'icona fosse, un tempo, molto più grande di come appaia oggi, raffigurando il santo nell'interezza, in piedi mentre regge una croce.
Una foto del momento della ricomposizione dei frammenti dell'icona di San Teodoro Stratilate (Foto: TV grab from BNT) |
Teodoro Stratelates o Stratilate, conosciuto anche come Teodoro di Eraclea, era un soldato e un martire molto venerato nella chiesa ortodossa orientale. Si fa ancora molta confusione tra lui e Teodoro di Amasea, al punto di ipotizzare che fossero, in realtà, la stessa persona. Secondo una tradizione, Teodoro, per il suo coraggio, venne nominato comandante militare (Stratelates) della città di Eraclea Pontica. Subì il martirio per decapitazione.
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