La chiglia di un relitto di epoca arcaica, ritrovato all'isola del Giglio, è stato consegnato dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici di Firenze a Coopera, il gruppo che gestisce la Fortezza a Porto Santo Stefano e il Forte Stella a Porto Ercole.
L'imbarcazione greca, alla quale apparteneva la chiglia, era greca ed era affondata nei pressi della spiaggia gigliese. Era una sorta di emporio ambulante che dalla Grecia, attraverso lo stretto di Messina, era arrivata nel Tirreno dove esisteva un insediamento etrusco. Qui si riforniva di acqua in cambio di alcune merci, per poi proseguire il suo viaggio verso la Francia.
Nel 1982 l'archeologo subacqueo inglese Mensun Bound riuscì ad ottenere il permesso per cercare i resti dell'imbarcazione antica. Gli scavi terminarono nel 1985. Il frammento più lungo della chiglia è di 193 centimetri ed è stato chiuso, con gli altri, in una teca di vetro.
Al momento del suo naufragio il relitto conteneva lingotti di rame e piombo, ceramiche, profumi e unguenti, anfore, flauti in legno che sono stati ricostruiti dal musicista Stefano Cocco Cantini e olive di cui sono stati trovati i noccioli. Il reperto sarà presentato il 6 dicembre nella Fortezza Spagnola. Per l'occasione si terrà un concerto di musica etrusca tenuto dal musicista Stefano Cocco Cantini che utilizzerà flauti identici a quelli antichi.
L'imbarcazione greca, alla quale apparteneva la chiglia, era greca ed era affondata nei pressi della spiaggia gigliese. Era una sorta di emporio ambulante che dalla Grecia, attraverso lo stretto di Messina, era arrivata nel Tirreno dove esisteva un insediamento etrusco. Qui si riforniva di acqua in cambio di alcune merci, per poi proseguire il suo viaggio verso la Francia.
Nel 1982 l'archeologo subacqueo inglese Mensun Bound riuscì ad ottenere il permesso per cercare i resti dell'imbarcazione antica. Gli scavi terminarono nel 1985. Il frammento più lungo della chiglia è di 193 centimetri ed è stato chiuso, con gli altri, in una teca di vetro.
Al momento del suo naufragio il relitto conteneva lingotti di rame e piombo, ceramiche, profumi e unguenti, anfore, flauti in legno che sono stati ricostruiti dal musicista Stefano Cocco Cantini e olive di cui sono stati trovati i noccioli. Il reperto sarà presentato il 6 dicembre nella Fortezza Spagnola. Per l'occasione si terrà un concerto di musica etrusca tenuto dal musicista Stefano Cocco Cantini che utilizzerà flauti identici a quelli antichi.
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