Ceramica bicroma da Dromolaxia-Vizakia (Foto: Cypriot Department of Antiquities) |
Una squadra di archeologi svedesi dell'Università di Goteborg sta scavando, dal giugno di quest'anno, un sito dell'Età del Bronzo, Dromaolaxia-Vizakia (Hala Sultan Tekke (nei pressi dell'aeroporto internazionale di Larnaka.
Si stima che il sito dove sorgeva quest'antica città copra una superficie tra i 25 e i 50 ettari. Solo una piccola parte della città, che risale al XVI secolo a.C. o anche prima, in base alle analisi dei reperti in ceramica, è stata finora scavata. Verso la metà del XII secolo a.C. la città venne distrutta ed abbandonata, per essere rioccupata in seguito.
La spedizione svedese ha scoperto un'altra parte della città finora sconosciuta di Dromolaxia-Vizakia. Si tratta di un quartiere finora rimasto nascosto e individuato grazie all'uso di sofisticati apparecchi per le indagini aeree e di un manetometro. La prospezione geofisica era stata già condotta nel 2010, nel 2012 e nel 2014. I risultati, corroborati dalle recenti indagini, hanno dimostrato che la città si estende molto più di quanto si sia sempre ritenuto.
Secondo i risultati delle analisi sui reperti in ceramica, la città era sicuramente occupata nel XII secolo a.C., anche se alcuni campioni hanno restituito, all'indagine con il radiocarbonio, una datazione antecedente. Sono state trovate anche le tracce di più distruzioni dovute ad eventi catastrofici avvenuti a partire dal 1200 a.C.
Negli scavi del 2015 è stato trovato un muro ancora in situ, appartenente, si pensa, ad una cinta muraria, poiché le sue dimensioni sono diverse da quelle delle mura utilizzate per edifici civili. Se il muro sarà riconosciuto come parte di un'opera difensiva, si tratterà del primo del suo genere a Dromolaxia-Vizakia.
Negli scavi sono stati trovati anche proiettili di piombo, vasi di alabastro e piccole quantità di ceramica di origine egiziana evidentemente importati in epoca micenea. Alcune ricche sepolture hanno restituito ricchi reperti quasi intatti, tra i quali vasi in ceramica di alta qualità del periodo Tardo Cipriota.
Si stima che il sito dove sorgeva quest'antica città copra una superficie tra i 25 e i 50 ettari. Solo una piccola parte della città, che risale al XVI secolo a.C. o anche prima, in base alle analisi dei reperti in ceramica, è stata finora scavata. Verso la metà del XII secolo a.C. la città venne distrutta ed abbandonata, per essere rioccupata in seguito.
Scarabeo della XIX Dinastia da Dromolazia-Vizakia (Foto: Cypriot Department of Antiquities) |
Secondo i risultati delle analisi sui reperti in ceramica, la città era sicuramente occupata nel XII secolo a.C., anche se alcuni campioni hanno restituito, all'indagine con il radiocarbonio, una datazione antecedente. Sono state trovate anche le tracce di più distruzioni dovute ad eventi catastrofici avvenuti a partire dal 1200 a.C.
Negli scavi del 2015 è stato trovato un muro ancora in situ, appartenente, si pensa, ad una cinta muraria, poiché le sue dimensioni sono diverse da quelle delle mura utilizzate per edifici civili. Se il muro sarà riconosciuto come parte di un'opera difensiva, si tratterà del primo del suo genere a Dromolaxia-Vizakia.
Negli scavi sono stati trovati anche proiettili di piombo, vasi di alabastro e piccole quantità di ceramica di origine egiziana evidentemente importati in epoca micenea. Alcune ricche sepolture hanno restituito ricchi reperti quasi intatti, tra i quali vasi in ceramica di alta qualità del periodo Tardo Cipriota.
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