La sepoltura del re Seongjong, che governò dal 1469 al 1494, e di sua moglie Jeonghyeonwanghu (Foto: Adam Nicholson) |
Le sepolture cosiddette Joseon sono, per gli archeologi, le tombe ben conservate appartenenti a personaggi di élite della Dinastia Joseon che governò la Corea dall'epoca medioevale (1392) fino agli inizi del '900. Le sepolture sono inserite in una sorta di capsula di calce, suolo ed acqua che, privandole dell'ossigeno, le ha sigillate conservando anche i manufatti che in esse erano contenuti, oltre che i resti umani.
Queste sepolture continuano a fornire, agli studiosi, importanti informazioni sulla società coreana dell'epoca. Esse sono sparse in tutta la penisola coreana. Il metodo costruttivo di queste tombe è stato illustrato dallo studioso Chu Hsi, vissuto durante la Dinastia Song in Cina (XII secolo d.C.). In primo luogo veniva scavata una fossa di sepoltura, poi il pavimento e le pareti venivano rivestite di uno strato di calce di 15 centimetri, mescolata con acqua e terreno. Questa miscela, lasciata indurire, acquisiva la durezza del cemento. Il defunto, rivestito dei suoi abiti migliori e posto in una bara di legno, era ricoperto da un sudario e ulteriormente avvolto in un tessuto più ampio. Con il defunto venivano sepolti altri capi d'abbigliamento e prodotti tessili, generalmente accatastati attorno al suo corpo per riempire gli spazi vuoti. La bara di legno veniva collocata nella fossa e al di sopra vi erano deposti altri capi d'abbigliamento ordinatamente impilati. A questo punto la sepoltura veniva sigillata con un altro strato di calce, acqua e terriccio e sopra vi si edificava un tumulo di terra.
Nel 1964 vennero scoperti ben 200 capi di abbigliamento all'interno della sepoltura della principessa Cheon Yeon (1754-1821). Furono scavate altre tombe che, in totale, restituirono 1.000 capi di vestiario ben conservati che hanno permesso agli storici di ricostruire dettagliatamente la moda del periodo Joseon.
Un'altra sepoltura, quella di Eung Tae (1556-1586), fratello minore di un importante funzionario, conteneva decine di lettere ben conservate indirizzate ai suoi parenti.
A partire dal 2001 i ricercatori coreani si sono concentrati sui resti mummificati trovati nelle sepolture del periodo Joseon, scoprendo anche informazioni importanti circa la salute e le malattie che affliggevano la parte più ricca della popolazione della società amministrata dalla Dinastia Joseon. Tra le scoperte più importanti vi è il primo esempio di epatite B riscontrata sui resti mummificati di un bambino.
Un altro scheletro, appartenente ad una donna vissuta agli inizi del XVIII secolo, mostra evidenze di artrite reumatoide. Sebbene le radici genetiche di questa malattia siano ancora in fase di studio, si ritiene che essa abbia avuto origine nelle Americhe. Un'altra mummia, appartenente ad un individuo di sesso maschile, è stata identificata come Geyongsun (1561-1622), membro del clan Gangneung Cho, che venne sepolto con gli onori di un importante capo militare e che, molto probabilmente, morì a causa di una caduta.
Nel 2009 è stata riportata alla luce una tomba della Dinastia Joseon ad Hadong. In base alla lapide, la persona sepolta era la seconda moglie di Heehyun, quattordicesimo discendente del fondatore della Dinastia. La donna visse tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo e morì di parto all'incirca a venti anni di età. Venne sepolta con decine di abiti come gonne, cappotti, giacche, scarpe, calze ma anche parrucche.
Queste sepolture continuano a fornire, agli studiosi, importanti informazioni sulla società coreana dell'epoca. Esse sono sparse in tutta la penisola coreana. Il metodo costruttivo di queste tombe è stato illustrato dallo studioso Chu Hsi, vissuto durante la Dinastia Song in Cina (XII secolo d.C.). In primo luogo veniva scavata una fossa di sepoltura, poi il pavimento e le pareti venivano rivestite di uno strato di calce di 15 centimetri, mescolata con acqua e terreno. Questa miscela, lasciata indurire, acquisiva la durezza del cemento. Il defunto, rivestito dei suoi abiti migliori e posto in una bara di legno, era ricoperto da un sudario e ulteriormente avvolto in un tessuto più ampio. Con il defunto venivano sepolti altri capi d'abbigliamento e prodotti tessili, generalmente accatastati attorno al suo corpo per riempire gli spazi vuoti. La bara di legno veniva collocata nella fossa e al di sopra vi erano deposti altri capi d'abbigliamento ordinatamente impilati. A questo punto la sepoltura veniva sigillata con un altro strato di calce, acqua e terriccio e sopra vi si edificava un tumulo di terra.
Nel 1964 vennero scoperti ben 200 capi di abbigliamento all'interno della sepoltura della principessa Cheon Yeon (1754-1821). Furono scavate altre tombe che, in totale, restituirono 1.000 capi di vestiario ben conservati che hanno permesso agli storici di ricostruire dettagliatamente la moda del periodo Joseon.
Abiti della Dinastia Joseon (Foto: Kai Hendry) |
A partire dal 2001 i ricercatori coreani si sono concentrati sui resti mummificati trovati nelle sepolture del periodo Joseon, scoprendo anche informazioni importanti circa la salute e le malattie che affliggevano la parte più ricca della popolazione della società amministrata dalla Dinastia Joseon. Tra le scoperte più importanti vi è il primo esempio di epatite B riscontrata sui resti mummificati di un bambino.
Un altro scheletro, appartenente ad una donna vissuta agli inizi del XVIII secolo, mostra evidenze di artrite reumatoide. Sebbene le radici genetiche di questa malattia siano ancora in fase di studio, si ritiene che essa abbia avuto origine nelle Americhe. Un'altra mummia, appartenente ad un individuo di sesso maschile, è stata identificata come Geyongsun (1561-1622), membro del clan Gangneung Cho, che venne sepolto con gli onori di un importante capo militare e che, molto probabilmente, morì a causa di una caduta.
Nel 2009 è stata riportata alla luce una tomba della Dinastia Joseon ad Hadong. In base alla lapide, la persona sepolta era la seconda moglie di Heehyun, quattordicesimo discendente del fondatore della Dinastia. La donna visse tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo e morì di parto all'incirca a venti anni di età. Venne sepolta con decine di abiti come gonne, cappotti, giacche, scarpe, calze ma anche parrucche.
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