martedì 16 agosto 2016

Il "magico" elmo di Milziade

L'elmo di Milziade, custodito nel Museo Archeologico di Olimpia
(Foto: Oren Rozen)
Quando venne recuperato un magnifico elmo tra le rovine del tempio di Zeus a Olimpia, i ricercatori non potevano credere ai loro occhi. E', infatti, piuttosto raro trovare un elmo appartenuto con sicurezza ad un famoso condottiero greco.
La battaglia di Maratona è una delle battaglie più famose dell'antichità, un motivo di orgoglio ancor oggi per tutti i Greci. E quella di Milziade, che ottenne questa vittoria, non è solo leggenda ma è la storia di un abile comandante imparentato con una famosa famiglia ateniese che aveva dato alla patria politici e soldati.
Milziade nacque nel 550 a.C. circa, figlio di Cimone Colalemos, uomo molto apprezzato come guidatore di carri alle Olimpiadi. Non ci sono molti elementi, tra i ritrovamenti archeologici, che possono essere ricollegati al grande Ateniese. Tra essi, però, si annovera l'elmo trovato durante i lavori presso il tempio di Zeus ad Olimpia. Questo ritrovamento è davvero speciale poiché l'elmo di Milziade è firmato, forse proprio dallo stesso comandante, il che rende l'oggetto estremamente prezioso. In più gli antichi testi affermano che Milziade potrebbe averlo davvero donato al tempio.
Testa di Milziade, copia romana da originale greco
del V secolo a.C.
Uno dei motivi per il quale lo avrebbe fatto è per ringraziare Zeus per la fortuna di cui aveva goduto in passato e per chiedergli supporto nell'imminente scontro con i Persiani o, anche, per ringraziarlo di avergli offerto la sua protezione e avergli garantito la vittoria contro il nemico.
Oggi i ricercatori del Museo Archeologico di Olimpia sono convinti che l'elmo offerto da Milziade al tempio di Zeus doveva essere lo stesso che il famoso comandante indossava durante la battaglia di Maratona. Milziade lo offrì in segno di gratitudine dopo aver sconfitto i Persiani.
Lo storiografo Erodoto, che forse è venuto a contatto con alcuni veterani della famosa battaglia, ha scritto che nel settembre del 490 a.C., un esercito di 600 navi e 20.000 fanti e cavalieri provò ad invadere la Grecia. Gli Ateniesi disponevano di una forza molto più esigua. I due eserciti, quello persiano e quello ateniese, si scontrarono nella piana di Maratona, a 41 chilometri a nord di Atene. Milziade, vedendo che le truppe greche stavano per soccombere, ordinò agli opliti di formare una linea di lunghezza uguale a quella dei Persiani, fiducioso che l'attacco che avrebbe portato lo avrebbe visto vincitore. E così fu.

Fonte:
ancient-origins.net

1 commento:

Unknown ha detto...

sempre ci si sara la terra, il mare, dove si continuerano tutte queste scoperte per stupire tutti noi su gli origini delle antichi civilizazioni
grazie

Iran, i sigilli di Tappeh Teleneh e la storia delle rotte del commercio antiche

Iran, alcuni dei sigilli trovati a Tappeh Teleneh (Foto: ISNA) Il sito di Tappeh Teleneh , situato nei pressi della città di Kermanshah , in...