L'affresco appena scoperto a Jesi (Foto: ilrestodelcarlino.it) |
La chiesa di San Nicolò a Jesi svela un affresco medioevale che, se confermato, sarebbe il più antico della città. La restauratrice jesina Francesca Pappagallo è stata chiamata nei giorni scorsi dall'ordine dei Templari che gestisce la chiesa e dai padri Carmelitani che hanno in gran parte finanziato il restauro per rimuovere la calce che era stata apposta sull'abside della chiesa più antica della città e cercare di capire cosa nascondesse.
Sotto, il meraviglioso ritrovamento che ha lasciato a bocca aperta tanti: potrebbe trattarsi di un affresco dell'epoca compresa tra il 1000 e il 1200, in buono stato di conservazione. Si tratta di San Michele Arcangelo che, con una bilancia, pesa le anime impersonate in due fanciulle, una delle quali se ne sta chiusa in se stessa a braccia conserte al petto, mentre l'altra apre le braccia. Tra le due figure un demone.
Non si escludono altri affreschi che fino ad oggi si pensavano realizzati nella prima metà del XV-XVI secolo ma che a quanto pare potrebbero essere stati realizzati almeno tre secoli prima. L'eccezionale ritrovamento sarà a breve sottoposto ad un esperto di arte medioevale. Proprio da San Nicolò proviene l'affresco di Pietro da Rimini raffigurante San Francesco (1333), oggi conservato nella Galleria Nazionale di Urbino e l'Icona del Sangue Giusto, oggi conservata presso la chiesa di San Giovanni Battista.
Sotto, il meraviglioso ritrovamento che ha lasciato a bocca aperta tanti: potrebbe trattarsi di un affresco dell'epoca compresa tra il 1000 e il 1200, in buono stato di conservazione. Si tratta di San Michele Arcangelo che, con una bilancia, pesa le anime impersonate in due fanciulle, una delle quali se ne sta chiusa in se stessa a braccia conserte al petto, mentre l'altra apre le braccia. Tra le due figure un demone.
Non si escludono altri affreschi che fino ad oggi si pensavano realizzati nella prima metà del XV-XVI secolo ma che a quanto pare potrebbero essere stati realizzati almeno tre secoli prima. L'eccezionale ritrovamento sarà a breve sottoposto ad un esperto di arte medioevale. Proprio da San Nicolò proviene l'affresco di Pietro da Rimini raffigurante San Francesco (1333), oggi conservato nella Galleria Nazionale di Urbino e l'Icona del Sangue Giusto, oggi conservata presso la chiesa di San Giovanni Battista.
Fonte:
Il Resto del Carlino
Il Resto del Carlino
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