La superficie calcarea iscritta con caratteri etruschi che fanno riferimento alla dea Uni (Foto: Mugello Valley Project) |
Gli archeologi che stanno traducendo un'iscrizione molto rara trovata in un antico tempio etrusco, hanno individuato il nome della dea Uni. Questa scoperta indica che Uni, divinità della fertilità e divinità titolare del santuario, era venerata nel santuario di Poggio Colla, un insediamento chiave in Italia, non lontano da Firenze.
Quella che si sta traducendo è forse la più lunga iscrizione in lingua etrusca mai scoperta su pietra, ha dichiarato l'archeologo Gregory Warden, professore emerito presso la Southern Methodist University di Dallas. L'iscrizione sarebbe un testo sacro.
Gli scienziati hanno scoperto quest'iscrizione incisa su una pietra incorporata nel muro di un tempio a Poggio Colla. Nello scavo sono stati trovati molti altri oggetti etruschi, tra i quali un frammento di ceramica con la raffigurazione di un parto, la prima del genere nell'arte europea. Gli esperti in lingua etrusca stanno ora studiando la lastra, che pesa circa 500 chilogrammi, che è particolarmente interessante anche perché è difficile trovare il nome di una divinità etrusca inciso. Si pensa che il testo sia una sorta di programma di prescrizioni interne al santuario, una prescrizione relativa alle cerimonie che vi si svolgevano. Il testo presenta 120 caratteri ed i glottologi si aspettano di scoprire parole nuove e indizi sulla grammatica etrusca.
La lastra in arenaria recante l'iscrizione risale al VI secolo a.C. e si trovava nelle fondamenta di un tempio monumentale, dove era stata sepolta ben 2500 anni fa. Probabilmente un tempo faceva bella mostra di sé all'aperto. Il testo è ora allo studio di due esperti di lingua etrusca, uno dei quali è l'epigrafista Adriano Maggiani, mentre l'altro è Rex Wallace, professore presso l'Università del Massachusetts.
Quella che si sta traducendo è forse la più lunga iscrizione in lingua etrusca mai scoperta su pietra, ha dichiarato l'archeologo Gregory Warden, professore emerito presso la Southern Methodist University di Dallas. L'iscrizione sarebbe un testo sacro.
Gli scienziati hanno scoperto quest'iscrizione incisa su una pietra incorporata nel muro di un tempio a Poggio Colla. Nello scavo sono stati trovati molti altri oggetti etruschi, tra i quali un frammento di ceramica con la raffigurazione di un parto, la prima del genere nell'arte europea. Gli esperti in lingua etrusca stanno ora studiando la lastra, che pesa circa 500 chilogrammi, che è particolarmente interessante anche perché è difficile trovare il nome di una divinità etrusca inciso. Si pensa che il testo sia una sorta di programma di prescrizioni interne al santuario, una prescrizione relativa alle cerimonie che vi si svolgevano. Il testo presenta 120 caratteri ed i glottologi si aspettano di scoprire parole nuove e indizi sulla grammatica etrusca.
La lastra in arenaria recante l'iscrizione risale al VI secolo a.C. e si trovava nelle fondamenta di un tempio monumentale, dove era stata sepolta ben 2500 anni fa. Probabilmente un tempo faceva bella mostra di sé all'aperto. Il testo è ora allo studio di due esperti di lingua etrusca, uno dei quali è l'epigrafista Adriano Maggiani, mentre l'altro è Rex Wallace, professore presso l'Università del Massachusetts.
Fonte:
pasthorizonspr.com
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