venerdì 26 agosto 2016

L'ultima dimora di Vel figlio di Larth

La tomba a casetta recentemente scoperta a Norchia (Foto: tusciaweb.eu)
Celata per secoli dalla vegetazione, è tornata alla luce e pian piano al suo antico splendore. E' la tomba a casetta di Vel, nella necropoli di Norchia. Per raggiungerla bisogna attraversare sentieri tortuosi e scoscesi, immersi nella natura selvaggia e incontaminata.
La tomba del IV secolo a.C. è uno dei pochissimi esemplari a forma di casa. Nella Tuscia ce ne sono una decina: Tuscania, Blera, Barbarano Romano, Castro e ora Norchia. A scoprirla Mario Sanna e Luciano Ilari di Archeotuscia. Partiti i lavori di recupero. Se ne sta occupando un team di esperti, tra cui l'archeologa Simona Sterpa. "Norchia - spiega - è da sempre saccheggiata dai tombaroli, che depredano e disperdono l'eccezionale patrimonio artistico e archeologico".
Appetibile preda è stata anche la tomba di Vel. Almeno in parte. Durante i lavori di ripulitura è stata fortunatamente trovata parte del corredo funerario: 17 vasetti in ceramica e un raschietto in bronzo. Gli oggetti sono conservati al museo nazionale della rocca Albornoz.
La tomba a casetta è dell'etrusco Vel, figlio di Laris (o Larth). Lo rivela un'iscrizione incisa sulla finta porta della tomba che, realizzata in tufo, ha la forma di una vera e propria casa etrusca. L'obiettivo era quello di riprodurre nel mondo dei morti l'abitazione in vita del defunto. Un corridoio scavato nella terra fa accedere alla camera funeraria. In 13 metri di lunghezza e quasi otto di larghezza, sono stati trovati più di 50 sarcofagi, per la precisione 55. Una vera e propria rarità. E' probabile che la tomba sia stata utilizzata per la sepoltura dell'intera famiglia di Vel o riutilizzata in epoca successive, come in quella romana.
L'interno della tomba appena scoperta (Foto: tusciaweb.eu)
L'area si trova sulla vallata del torrente Biedano, nella parte nordorientale della necropoli di Norchia e alle falde del pianoro del Casalone. "L'obiettivo - dice il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini. - è rendere accessibile la tomba di Vel. Stiamo pensando ad un percorso guidato che porti anche alle altre necropoli della zona: come quella Lattanzi o quella dorica. La valorizzazione e la bonifica dell'area sarà il primo passo per la riapertura di Norchia, una zona unica dall'inestimabile interesse storico e naturalistico."
I lavori inizieranno a breve. "Il sito verrà aperto entro l'autunno - sottolinea Michelini - Entro agosto, invece, quantificheremo la spesa necessaria all'intervento. Poi passeremo alla ricerca di sponsor e mecenati, sia privati che pubblici". Centinaia di tombe popolano Norchia, un patrimonio unico al mondo. A lavorare alla tomba a casetta la soprintendenza, Archeotuscia e il trust Sostratos. E' stato quest'ultimo a finanziare il recupero.

Fonte:
tusciaweb.eu

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