Parte dell'antica agorà di Laodicea (Foto: DHA) |
Continuano gli scavi archeologici nell'antica città di Laodicea, situata nella provincia occidentale turca di Denizli e sito inserito nel Patrimonio UNESCO dell'umanità nel 2013. Ad essere oggetto di attenzione da parte degli archeologi e dei restauratori è l'agorà, uno spazio che occupa 35.000 metri quadrati di estensione.
Celal Simsek, del Dipartimento di archeologia dell'Università di Pamukkale, responsabile degli scavi di Laodicea, ha affermato di voler riportare il livello a quello di duemila anni fa. Gli scavi ed i restauri interessano la città da ben 13 anni ed ora gli archeologi si stanno concentrando sull'opera di restauro dell'agorà sacra e del teatro occidentale.
L'agorà di Laodicea è la più grande dell'Anatolia e crollò a causa di un terremoto nel 494 d.C.. Venne, poi, scoperta a ben sette metri di profondità. L'agorà era circondata da una galleria colonnata, una sorta di portico, di 10,8 metri di lunghezza. Gli archeologi sono riusciti a recuperarne le enormi colonne e parte del portico, crollato anch'esso nel IV secolo d.C.
Nell'agorà di Laodicea sono state trovate teste di sculture, gioielli, pentole e contenitori in ceramica. Lo scorso anno sono state restaurate 34 colonne del portico meridionale e occidentale. Nel teatro ellenistico, come viene chiamato il teatro occidentale, sono stati avviati altri lavori per aprirlo all'utilizzo pubblico. Il primo piano della struttura è stato ripristinato, mentre sopravvive solo parte del piano superiore. Sono stati trovati, all'interno del teatro, frammenti delle sculture che ornavano il parco. Quando, nel V secolo, la città si ridusse di abitanti e di superficie, il teatro venne utilizzato come muro cittadino.
Durante il 2016 sono stati estratti ben 256 reperti, che sono stati consegnati al Museo locale, nei pressi del sito antico.
Celal Simsek, del Dipartimento di archeologia dell'Università di Pamukkale, responsabile degli scavi di Laodicea, ha affermato di voler riportare il livello a quello di duemila anni fa. Gli scavi ed i restauri interessano la città da ben 13 anni ed ora gli archeologi si stanno concentrando sull'opera di restauro dell'agorà sacra e del teatro occidentale.
L'agorà di Laodicea è la più grande dell'Anatolia e crollò a causa di un terremoto nel 494 d.C.. Venne, poi, scoperta a ben sette metri di profondità. L'agorà era circondata da una galleria colonnata, una sorta di portico, di 10,8 metri di lunghezza. Gli archeologi sono riusciti a recuperarne le enormi colonne e parte del portico, crollato anch'esso nel IV secolo d.C.
Nell'agorà di Laodicea sono state trovate teste di sculture, gioielli, pentole e contenitori in ceramica. Lo scorso anno sono state restaurate 34 colonne del portico meridionale e occidentale. Nel teatro ellenistico, come viene chiamato il teatro occidentale, sono stati avviati altri lavori per aprirlo all'utilizzo pubblico. Il primo piano della struttura è stato ripristinato, mentre sopravvive solo parte del piano superiore. Sono stati trovati, all'interno del teatro, frammenti delle sculture che ornavano il parco. Quando, nel V secolo, la città si ridusse di abitanti e di superficie, il teatro venne utilizzato come muro cittadino.
Durante il 2016 sono stati estratti ben 256 reperti, che sono stati consegnati al Museo locale, nei pressi del sito antico.
Fonte:
Hurriyet Daily News
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