domenica 11 marzo 2018

Oxford, gli scavi scoprono frammenti di vita medioevale

Oxford, panoramica degli scavi in corso (Foto: Oxford Archaeology)
Gli archeologi inglesi hanno riportato alla luce un pezzo di vita nell'Università di Oxford di sette secoli fa. Si tratta di uno degli scavi urbani più grandi mai fatti in Gran Bretagna. Sono stati rinvenuti attrezzi, posate e boccali per la birra in ceramica, utilizzati da studenti ed insegnanti tra il XIII e il XV secolo.
Tra i resti recuperati vi sono anche quelli di una vasta gamma di cibo, tra i quali ossa di manzo, di agnello, di oca e quanto rimane di salmone, trote e uova. Per la prima volta gli archeologi possono vedere da vicino la vita di una delle più importanti e grandi istituzioni scolastiche del medioevo, sorta nel 1224 all'interno di un convento di frati francescani.
I francescani, come i loro "rivali" domenicani, furono una delle forze culturali più importanti che contribuirono a trasformare il metodo di insegnamento, concentrandosi sulle materie e su uno studio più rigoroso delle stesse. Pur esistendo da diverso tempo, infatti, l'Università di Oxford era orientata all'insegnamento di materie professionali, pratiche. L'apporto di francescani e domenicani si è rivelato essenziale nell'insegnamento della filosofia, della fisica, della storia naturale, della geologia e dell'ottica. In quel momento storico, inoltre, la teologia era avvertita e insegnata come una disciplina intellettuale di estrema attualità ed era chiamata "la regina delle scienze".
Oxford, piccola borsa in pelle ritrovata negli scavi dell'Università
(Foto: Oxford Archaeology)
Gli scavi attuali, diretti dall'archeologo Ben Ford, hanno restituito molti oggetti ben conservati della vita quotidiana dell'epoca: spolette, pennini, aghi speciali per cucire tra loro le pergamene, lampade ad olio, una rara matita medioevale fatta di piombo puro, segnalibri in bronzo, forbici speciali per tagliare la pergamena. Lo scavo ha permesso di recuperare anche un piccolo contenitore in ceramica che conteneva mercurio proveniente dalla Spagna che i frati dovevano utilizzare per esperimenti alchemici quali la doratura dei metalli, oppure per curare la lebbra o la sifilide.
Nel convento francescano, noto come Greyfriars, studiarono menti eccellenti dell'età medioevale, quali Robert Grosseteste, uno dei primi grandi matematici e fisici dell'Europa medioevale; Roger Bacon, filosofo, linguista e pioniere della scienza empirica; Aimone di Faversham, diplomatico che insegnò a Parigi, Tours, Bologna e Padova oltre che ad Oxford; John di Peckham, arcivescovo di Canterbury; Guglielmo di Ockham, filosofo e teorico politico radicale. Questi religiosi e filosofi erano, all'epoca, consiglieri di re e di papi e contribuirono a diffondere la fama di Oxford in Europa quale eccellente centro di studi.
Strumenti utilizzati per scrivere trovati negli scavi all'Università di Oxford
(Foto: Oxford Archaeology)
Lo scavo ha individuato frammenti di centinaia di boccali di birra e diversi frammenti di anfore spagnole, probabilmente utilizzate per contenere il vino e importate direttamente dal paese iberico. Molte delle brocche più belle, di cui sono stati trovati i frammenti, erano forse realizzate appositamente per il convento ed erano decorate con rami di palma per commemorare l'entrata trionfale di Gesù a Gerusalemme prima della sua morte.
Sembra che studenti e docenti non abbiano avuto problemi di cibo, che doveva essere anche di ottima qualità: montoni, agnelli, maiali, manzi, polli, oche come pesce di mare (merluzzi, merlani, eglefini, aringhe, anguille, cefali) e d'acqua dolce. Sono stati trovati anche resti di ostriche, cozze, nocciole e noci. Per la creazione del potaje, uno stufato prevalentemente vegetale, veniva usato grano, orzo, avena e segale.
Lo scavo ha riportato alla luce anche i coltelli in ferro con manico di osso e legno e decorazione di ottone, utilizzati per tagliare la carne durante i pasti. Oltre ai coltelli sono emersi anche cucchiai in ferro utilizzati per le minestre e il brodo, un mortaio di 60 centimetri di diametro (probabilmente utilizzato per pestare e macinare erbe e spezie, dal momento che vi sono stati trovati, all'interno, alcuni semi).
Ma studenti e insegnanti, oltre a studiare e mangiare, si prendevano cura della salute fisica e spirituale. Sono state trovate almeno una dozzina di bottiglie per la raccolta delle urine, che venivano utilizzate dai frati esperti in medicina per rivelare lo stato di salute dei confratelli e degli allievi. E' stata anche trovata una ciotolina in legno, molto ben conservata, che potrebbe essere stata utilizzata per raccogliere il sangue durante i salassi. Nel medioevo, infatti, si era convinti che il salasso fosse un'ottima pratica per mantenersi in salute. E' stata trovata anche una palla di legno, un oggetto molto raro a rinvenirsi negli scavi archeologici relativi a quest'epoca, che serviva ai frati per giocare. Purtroppo questi oggetti finivano anche per essere piuttosto pericolosi, si sa che almeno uno studente fu ucciso da una di queste palle, al punto che re Edoardo III vietò, pena la reclusione, il gioco della pallamano, del calcio e dell'hockey.
Lo scavo ad Oxoford ha fatto emergere la cappella del convento, il refettorio, l'infermeria e due chiostri, nonché un sistema fognario piuttosto ben strutturato. Conservati sono anche delle rarissime colonne ottagonali in rovere, che appartenevano alla chiesa del XIII secolo e un bel pavimento in maiolica medioevale.

Fonte:
indipendent.co.uk

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