domenica 31 ottobre 2021

Gran Bretagna, la conceria industriale dei monaci cistercensi

Inghilterra, foto aerea che mostra gli edifici trovati sulla riva
del fiume Skell (Foto: University of Bradford)
Sono le rovine "monastiche" più grandi e famose della Gran Bretagna ed evocano immagini bucoliche di pace, riflessione e poco rumore. In realtà, come hanno scoperto gli archeologi, l'Abbazia di Fountains, vicino a Ripon, era un tempo un luogo affollato, rumoroso ed industrializzato.
Il National Trust ha annunciato la scoperta delle fondazioni di una conceria medioevale presso l'abbazia. E' stata una scoperta straordinaria anche perché gli archeologi non pensavano che ci fosse poi molto altro da scoprire nel sito. L'unico dubbio rimasto era quale fosse l'utilizzo di una lunga estensione di terreno, una sorta di pista da bowling, presente nei pressi della riva del fiume Skell. Il radar ha individuato edifici monastici precedentemente sconosciuti, tra i quali uno largo 16 metri e lungo 32. La vicinanza di queste strutture all'acqua hanno subito indirizzato gli studiosi sulla presenza di una conceria, dove si producevano tessuti per vestiti, cinture, biancheria da letto e rilegature in pelle.
L'ampiezza di questi ambienti ha sorpreso gli archeologi, si tratta di una vera e propria attività condotta su scala industriale. Una conceria medioevale era un posto orribile. Le pelli degli animali dovevano essere rimosse da zoccoli e corna prima di essere lavate per togliere via lo sterco, lo sporco ed il sangue. Il grasso, i peli e la carne venivano rimossi in un secondo momento, solitamente immergendoli in una soluzione di calce o urina e raschiandoli con dei coltelli.
Il rumore, l'attività e lo sgradevole odore che emanava dalle concerie ha sempre fatto pensare che questi posti dovessero essere collocati lontani dai luoghi di culti. Le persone rimarrebbero stupite dal numero di dipendenti che vivevano e lavoravano a Fountains, con i monaci cistercensi che sono stati i primi ad organizzare questi luoghi su scala industriale.
I fratelli laici che operavano nel luogo non erano alfabetizzati come i monaci e venivano spesso reclutati per svolgere i lavori fisici. Questo lasciava il tempo ai monaci per studiare, pregare ed adorare. I fratelli laici, considerati "separati ma uguali" ai monaci, erano provvisti di mantelli di pelle animale resistenti alle intemperie per i lavori all'aperto e dormivano coprendosi con pelli di pecora.

Fonte:
theguardian.com

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