Sicilia, area archeologica della necropoli dell'antica Milazzo (Foto: stilearte.it) |
Milazzo continua a restituire importanti testimonianze del suo passato, contribuendo ad arricchire la conoscenza sullo sviluppo topografico dell'antica necropoli greca. Grazie al lavoro della Soprintendenza di Messina, emergono nuovi tasselli che aiutano gli archeologi a ricostruire la storia del territorio per una lettura sempre più completa del passato.
Ultimamente sono emersi dal terreno della cittadina siciliana nuovi e interessanti elementi per la conoscenza dei riti funerari nel periodo tra gli inizi del VI e gli inizi del V secolo a.C., emersi durante la campagna di scavo in corso a Milazzo in contrada San Giovanni-Vico Malta, che integrano la conoscenza relativa alle 198 sepolture pluristratificate finora indagate.
Nel centro urbano di Milazzo, in un'area già nota per l'interesse archeologico, è emerso, infatti, uno dei pochi lembi non ancora indagati della necropoli di età greca. La ricerca si svolge sotto la direzione di Giuseppe Natoli e la direzione scientifica di Annunziata Ollà ed è interessato da un'indagine della Soprintendenza dei Beni culturali di Messina diretta da Mirella Vinci.
Sono stati rinvenuti nuovi ed interessanti elementi per la conoscenza dei riti funerari nel periodo tra gli inizi del VI e gli inizi del V secolo a.C., che integrano la conoscenza relativa alle 198 sepolture pluristratificate, finora indagate.
Ultimamente sono emersi dal terreno della cittadina siciliana nuovi e interessanti elementi per la conoscenza dei riti funerari nel periodo tra gli inizi del VI e gli inizi del V secolo a.C., emersi durante la campagna di scavo in corso a Milazzo in contrada San Giovanni-Vico Malta, che integrano la conoscenza relativa alle 198 sepolture pluristratificate finora indagate.
Nel centro urbano di Milazzo, in un'area già nota per l'interesse archeologico, è emerso, infatti, uno dei pochi lembi non ancora indagati della necropoli di età greca. La ricerca si svolge sotto la direzione di Giuseppe Natoli e la direzione scientifica di Annunziata Ollà ed è interessato da un'indagine della Soprintendenza dei Beni culturali di Messina diretta da Mirella Vinci.
Sono stati rinvenuti nuovi ed interessanti elementi per la conoscenza dei riti funerari nel periodo tra gli inizi del VI e gli inizi del V secolo a.C., che integrano la conoscenza relativa alle 198 sepolture pluristratificate, finora indagate.
Fonte:
stilearte.it
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