Vetulonia, scavi nei pressi del sepolcreto appena scoperto (Foto: archeomedia.net) |
Scoperta archeologica nella provincia di Grosseto, a Vetulonia, dove fra le necropoli facenti capo all'antica città etrusca è stato individuato un sepolcreto finora non censito nella Carta Archeologica di Vetulonia di Doro Levi nel 1931, mappa di riferimento che andrà aggiornata con il nuovo ritrovamento.
Il nuovo sito è in località Poggio Valli, a sudovest di Castiglione della Pescaia. L'area è ricca di vestigia etrusco-romane, riportate alla luce nell'800 dal medico archeologo Isidoro Falchi e distribuite lungo i versanti collinari, ma sovrastate nei secoli sia dagli abitati tardo-medioevali sia da aree boschive e rurali dal manto fitto della vegetazione. Tali condizioni hanno determinato la scomparsa di numerosi monumenti funerari che attività recenti si sono ripromesse di individuare. Il sepolcreto ora rinvenuto è un inedito.
"Nella nuova necropoli è possibile individuare un processo di sviluppo della tipologia architettonica delle sepolture etrusche di età orientalizzante e arcaica (VII-VI secolo a.C.). - Spiega il direttore scientifico del MuVet, il museo locale, Simona Rafanelli. - Questa tipologia conduce dalle tombe a circolo di pietre che racchiudono una semplice fossa terragna, chiusa o aperta su un lato breve, localizzati sulla spianata sommitale del poggio, alle tombe con fossa rivestita da filari in blocchi di pietra sotto piccoli tumuli cinti da tamburo, fino alle tombe a camera vere e proprie, inserite entro alti tumuli con tamburo e accessibili mediante un corridoio di accesso".
La scoperta della nuova necropoli è merito di un team di archeologi italiani guidati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e con il sostegno della locale Associazione Cultura Archeologica "Isidoro Falchi".
I lavori sono iniziati nel gennaio 2018, dopo l'annuncio all'interno del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. E' stato dato atto della scoperta di una nuova necropoli, un sepolcreto di incredibile importanza, venuto alla luce dopo un'accuratissima campagna di scavi. Gli archeologi hanno, da una parte, preso atto della scomparsa di numerosi monumenti funerari che, per via dell'incedere del tempo e per l'impatto dei fenomeni atmosferici, si sono erosi o sono stati ricoperti dalla fitta vegetazione della macchia mediterranea; dall'altra hanno scoperto questo sepolcreto, celato da diversi tipi di rocce e piante boschive.
Il nuovo sito è in località Poggio Valli, a sudovest di Castiglione della Pescaia. L'area è ricca di vestigia etrusco-romane, riportate alla luce nell'800 dal medico archeologo Isidoro Falchi e distribuite lungo i versanti collinari, ma sovrastate nei secoli sia dagli abitati tardo-medioevali sia da aree boschive e rurali dal manto fitto della vegetazione. Tali condizioni hanno determinato la scomparsa di numerosi monumenti funerari che attività recenti si sono ripromesse di individuare. Il sepolcreto ora rinvenuto è un inedito.
"Nella nuova necropoli è possibile individuare un processo di sviluppo della tipologia architettonica delle sepolture etrusche di età orientalizzante e arcaica (VII-VI secolo a.C.). - Spiega il direttore scientifico del MuVet, il museo locale, Simona Rafanelli. - Questa tipologia conduce dalle tombe a circolo di pietre che racchiudono una semplice fossa terragna, chiusa o aperta su un lato breve, localizzati sulla spianata sommitale del poggio, alle tombe con fossa rivestita da filari in blocchi di pietra sotto piccoli tumuli cinti da tamburo, fino alle tombe a camera vere e proprie, inserite entro alti tumuli con tamburo e accessibili mediante un corridoio di accesso".
La scoperta della nuova necropoli è merito di un team di archeologi italiani guidati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e con il sostegno della locale Associazione Cultura Archeologica "Isidoro Falchi".
I lavori sono iniziati nel gennaio 2018, dopo l'annuncio all'interno del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia. E' stato dato atto della scoperta di una nuova necropoli, un sepolcreto di incredibile importanza, venuto alla luce dopo un'accuratissima campagna di scavi. Gli archeologi hanno, da una parte, preso atto della scomparsa di numerosi monumenti funerari che, per via dell'incedere del tempo e per l'impatto dei fenomeni atmosferici, si sono erosi o sono stati ricoperti dalla fitta vegetazione della macchia mediterranea; dall'altra hanno scoperto questo sepolcreto, celato da diversi tipi di rocce e piante boschive.
Fonti:
archeomedia.net
tecnologia.libero.it
archeomedia.net
tecnologia.libero.it
Nessun commento:
Posta un commento