Egitto, la camera sepolcrale di Djehuty (Foto: Ministro per il Turismo e le Antichità) |
Sono state inaugurante, nei recenti giorni, due importanti tombe a Draa Abu el-Naga, sulla riva ovest di Luxor: si tratta delle sepolture di Djehuty e Hurry, due funzionari della XVIII Dinastia, vissuti durante il regno della regina Hatshepsut.
Il restauro è frutto del "Progetto Djehuty", un'opera congiunta tra Egitto e Spagna. Le tombe sono state scoperte durante la missione del 2002, peraltro molto fortunata perché ha portato al rinvenimento di numerose sepolture, mummie e soprattutto un giardino funerario.
In modo particolare, le due tombe restaurate presentano la canonica forma a T, tipica di questo periodo, organizzandosi in un ingresso, una sala ipostila e un pozzo sepolcrale, mentre il programma decorativo-pittorico appare differente nell'una e nell'altra sepoltura. Il progetto ha quindi compreso anche il consolidamento architettonico delle pareti, del soffitto e delle colonne, oltre alla realizzazione di un impianto elettrico a pannelli solari e un nuovo pavimento in legno per agevolare il percorso di visita.
La più importante di queste sepolture è di un certo Djehuty, Supervisore del tesoro statale e delle opere di artigiani e artisti sotto il regno della regina Hatshepsut, dalla quale è stato anche incaricato di guidare la spedizione verso l'isola di Punt, corrispondente, forse, al Corno d'Africa, per recuperare l'elettro necessario per realizzare la parte superficiale degli obelischi collocati a Karnak. La stanza che precede la camera sepolcrale è caratterizzata da iscrizioni con 43 capitoli del Libro dei Morti.
Il nome e il volto di Djehuty, che si trovano sulle iscrizioni dei muri del cimitero, sono stati sistematicamente danneggiati dopo la sua morte con l'obiettivo di cancellare la sua identità, e così ha perso la capacità di essere ricordato ed accedere alla vita eterna. Inoltre le iscrizioni presenti nella tomba indicavano che il padre di Djehuty non era di origine egiziana.
Per quanto riguarda Hurry, egli ha ricoperto la carica di Sovrintendente dei negozi reali della Sacra Moglie e Madre Reale, Iahhotep.
Il restauro è frutto del "Progetto Djehuty", un'opera congiunta tra Egitto e Spagna. Le tombe sono state scoperte durante la missione del 2002, peraltro molto fortunata perché ha portato al rinvenimento di numerose sepolture, mummie e soprattutto un giardino funerario.
In modo particolare, le due tombe restaurate presentano la canonica forma a T, tipica di questo periodo, organizzandosi in un ingresso, una sala ipostila e un pozzo sepolcrale, mentre il programma decorativo-pittorico appare differente nell'una e nell'altra sepoltura. Il progetto ha quindi compreso anche il consolidamento architettonico delle pareti, del soffitto e delle colonne, oltre alla realizzazione di un impianto elettrico a pannelli solari e un nuovo pavimento in legno per agevolare il percorso di visita.
La più importante di queste sepolture è di un certo Djehuty, Supervisore del tesoro statale e delle opere di artigiani e artisti sotto il regno della regina Hatshepsut, dalla quale è stato anche incaricato di guidare la spedizione verso l'isola di Punt, corrispondente, forse, al Corno d'Africa, per recuperare l'elettro necessario per realizzare la parte superficiale degli obelischi collocati a Karnak. La stanza che precede la camera sepolcrale è caratterizzata da iscrizioni con 43 capitoli del Libro dei Morti.
Il nome e il volto di Djehuty, che si trovano sulle iscrizioni dei muri del cimitero, sono stati sistematicamente danneggiati dopo la sua morte con l'obiettivo di cancellare la sua identità, e così ha perso la capacità di essere ricordato ed accedere alla vita eterna. Inoltre le iscrizioni presenti nella tomba indicavano che il padre di Djehuty non era di origine egiziana.
Per quanto riguarda Hurry, egli ha ricoperto la carica di Sovrintendente dei negozi reali della Sacra Moglie e Madre Reale, Iahhotep.
Fonte:
mediterraneoantico.it
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