Leicester, scavi di un edificio romano (Foto: Servizi Archeologici/Università di Leicester) |
Non era una leggenda: sotto la cattedrale di Leicester, la cui costruzione fu avviata dai Normanni più di 900 anni fa, c'era davvero un luogo di culto italico, fondato durante l'occupazione della Britannia da parate dei Romani.
La prova si è avuta durante gli scavi archeologici in corso nei pressi della cattedrale stessa, dove è in fase di costruzione un centro visitatori. Qui sono stati scoperti i resti di un edificio romano, forse una domus, sotto le cui fondamenta, a sua volta, c'era una stanza ancora più profonda, forse un mitreo, nella quale è stata rinvenuta la pietra di un'ara di epoca romana.
Il culto di Mitra era particolarmente diffuso nell'esercito e nell'amministrazione romana. I riti si svolgevano in luoghi sotterranei, stanze interrate, con panche ai bordi e con un altare nella parte finale, sul quale si compivano i sacrifici di animali.
Gli scavi hanno portato alla luce quella che si ritiene essere una pietra d'altare, trovata all'interno di una "cantina" di un'edificio romano, forse i resti di un santuario privato o di una stanza di culto. In un primo momento si è pensato che quel luogo sotterraneo fosse un ripostiglio. Il pavimento è in malta, ma le pareti in pietra sono state dipinte. La qualità dei materiali costruttivi, gli elementi decorativi e la presenza dell'altare indicato che quello era un santuario privato. La sala risale al II secolo d.C. e vi si accedeva da un passaggio esterno con pareti in legno e pavimento in lastre di pietra. Questo spazio di culto venne devastato e deliberatamente riempito di detriti alla fine del III o all'inizio del IV secolo d.C. Probabilmente la chiusura avvenne contestualmente alla diffusione del Cristianesimo.
La prova si è avuta durante gli scavi archeologici in corso nei pressi della cattedrale stessa, dove è in fase di costruzione un centro visitatori. Qui sono stati scoperti i resti di un edificio romano, forse una domus, sotto le cui fondamenta, a sua volta, c'era una stanza ancora più profonda, forse un mitreo, nella quale è stata rinvenuta la pietra di un'ara di epoca romana.
Il culto di Mitra era particolarmente diffuso nell'esercito e nell'amministrazione romana. I riti si svolgevano in luoghi sotterranei, stanze interrate, con panche ai bordi e con un altare nella parte finale, sul quale si compivano i sacrifici di animali.
Gli scavi hanno portato alla luce quella che si ritiene essere una pietra d'altare, trovata all'interno di una "cantina" di un'edificio romano, forse i resti di un santuario privato o di una stanza di culto. In un primo momento si è pensato che quel luogo sotterraneo fosse un ripostiglio. Il pavimento è in malta, ma le pareti in pietra sono state dipinte. La qualità dei materiali costruttivi, gli elementi decorativi e la presenza dell'altare indicato che quello era un santuario privato. La sala risale al II secolo d.C. e vi si accedeva da un passaggio esterno con pareti in legno e pavimento in lastre di pietra. Questo spazio di culto venne devastato e deliberatamente riempito di detriti alla fine del III o all'inizio del IV secolo d.C. Probabilmente la chiusura avvenne contestualmente alla diffusione del Cristianesimo.
Fonte:
stilearte.it
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