Grecia, spade micenee del XII secolo a.C. scoperte in alcune sepolture (Foto; mediterraneoantico.it) |
Rypes, necropoli micenea: negli scorsi giorni sono state portate alla luce tre spade in bronzo da una tomba databile al XII/XI secolo a.C. Già in questo luogo sono state rinvenute numerose tombe a camera, scavate nel sottosuolo sabbioso.
Durante l'ultima campagna di scavo, i ricercatori hanno esplorato una tomba a pianta rettangolare contenente tre sepolture databili al XII secolo a.C.: sono emerse offerte di perline in vetro, una statuetta di cavallo in argilla e tre spade in bronzo con parte del manico in legno quasi perfettamente conservate. Le spade appartengono a diverse classificazioni tipografiche, in particolare sono di tipo D - descritte come "incrociate" - ed E - descritte come spade con "elsa a T" - secondo la cosiddetta tipologia Sandars e risalgono al periodo palaziale miceneo.
Secondo i ricercatori, sulla base delle evidenze archeologiche, le tombe di questa necropoli sono state aperte e riutilizzate più volte nel corso dell'epoca micenea: seppure, infatti, le tombe siano da ascrivere al primo periodo miceneo, attorno al 1700 a.C. circa, sono state usate per rituali e pratiche funerarie fino all'XI secolo a.C., quindi per più di 500 anni. Scavando nella necropoli, poi, gli archeologi hanno individuato vasi, ghirlande, monili d'oro, maioliche, pezzi di vetro e molto altro, a testimonianza del ricco utilizzo di queste sepolture.
Non molto lontano dalla necropoli gli archeologi hanno rinvenuto anche i resti di un edificio di alto rango, a pianta rettangolare e con i resti di un focolare.
La civiltà micenea fu l'ultima fase dell'Età del Bronzo nell'antica Grecia, coprendo un periodo che va dal 1750 al 1050 a.C. circa. Il periodo rappresenta la prima civiltà avanzata nella Grecia continentale, in particolare per i suoi stati sontuosi, l'organizzazione urbana, le opere d'arte e il sistema di scrittura.
Durante l'ultima campagna di scavo, i ricercatori hanno esplorato una tomba a pianta rettangolare contenente tre sepolture databili al XII secolo a.C.: sono emerse offerte di perline in vetro, una statuetta di cavallo in argilla e tre spade in bronzo con parte del manico in legno quasi perfettamente conservate. Le spade appartengono a diverse classificazioni tipografiche, in particolare sono di tipo D - descritte come "incrociate" - ed E - descritte come spade con "elsa a T" - secondo la cosiddetta tipologia Sandars e risalgono al periodo palaziale miceneo.
Secondo i ricercatori, sulla base delle evidenze archeologiche, le tombe di questa necropoli sono state aperte e riutilizzate più volte nel corso dell'epoca micenea: seppure, infatti, le tombe siano da ascrivere al primo periodo miceneo, attorno al 1700 a.C. circa, sono state usate per rituali e pratiche funerarie fino all'XI secolo a.C., quindi per più di 500 anni. Scavando nella necropoli, poi, gli archeologi hanno individuato vasi, ghirlande, monili d'oro, maioliche, pezzi di vetro e molto altro, a testimonianza del ricco utilizzo di queste sepolture.
Non molto lontano dalla necropoli gli archeologi hanno rinvenuto anche i resti di un edificio di alto rango, a pianta rettangolare e con i resti di un focolare.
La civiltà micenea fu l'ultima fase dell'Età del Bronzo nell'antica Grecia, coprendo un periodo che va dal 1750 al 1050 a.C. circa. Il periodo rappresenta la prima civiltà avanzata nella Grecia continentale, in particolare per i suoi stati sontuosi, l'organizzazione urbana, le opere d'arte e il sistema di scrittura.
Fonte:
mediterraneoantico.it
mediterraneoantico.it
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