domenica 16 aprile 2023

Calabria, preziosi reperti dalle sepolture di Sibari

Cassano allo Jonio, gli scavi (Foto: archeomedia.net)

Al Parco archeologico di Sibari reperti del IV secolo a.C. e i lavori di recupero saranno aperti al pubblico. Lo ha comunicato la Direzione Regionale Musei Calabria. 
"Mnemosyne. La memoria e la salvezza" è un progetto particolare ed unico che assegna alla Calabria un primato in Italia.
Fuori dalle mura di Thurii, presso Sibari, colonia greca del V secolo a.C., si trovavano le città dei morti. Le necropoli vennero rintracciate sin dalla fine dell'Ottocento. All'epoca, in località Favella della Corte, si scavarono i "timponi", tumuli che coprivano sepolture monumentali riservate ai cittadini più illustri e ricchi di Thurii. Il "timpone grande" e il "timpone piccolo" hanno restituito alcune laminette d'oro iscritte conservate al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Le lamine sono fogli d'oro di pochi centimetri su cui sono riportate le istruzioni per il viaggio del defunto nell'aldilà. L'anima doveva intraprendere un preciso cammino, evitare certi sentieri e percorrerne altri per raggiungere la beatitudine.
Oltre ai "timponi", in località Favella della Corte si trovano anche semplici tombe. Tombe a fossa, a cassa e tombe a cappuccina con coperture a doppio spiovente di tegole. Nell'estate del 2022 è stata scoperta una nuova sepoltura indicata come Tomba 22.1. Conteneva una persona in posizione supina, gli elementi di corredo erano formati da un piattino, un guttus (poppatoio), due frammenti accartocciati di lamine d'oro iscritte con lettere maiuscole dell'alfabeto greco. Gli elementi del corredo in ceramica erano posizionati lungo il fianco destro del defunto, in prossimità del bacino. Le lamine vicino alla mano destra del defunto.
La tomba per consentire uno studio più accurato è stato prelevata dall'area di scavo per intero ed è stata trasportata nel laboratorio del parco, per essere indagata scientificamente e restituirci così nuovi capitoli della storia dell'immortalità presso i Greci. Per la prima volta il lavoro di microscavo in laboratorio della sepoltura e l'immediato restauro di quanto si scopre avverrà davanti al pubblico.

Fonte:
stilearte.it

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