domenica 19 novembre 2023

Spagna, la donna che visse due volte...dopo un intervento al cranio

Spagna, teschio di una donna dell'Età del Rame con prove
di raschiatura (Foto: Sonia Diaz-Navarro)

Migliaia di anni fa una donna subì due interventi chirurgici alla testa e sopravvisse ad entrambe le operazioni. E' quanto è stato rivelato dal suo cranio, rinvenuto insieme ai resti della defunta, in un luogo di sepoltura dell'Età del Rame noto come Camino del Molino, situato a Caravaca de la Cruz, nel sudest della Spagna.
La donna, che aveva un'età compresa tra i 35 ed i 45 anni quando morì, era uno dei 1.348 individui rinvenuti nel sito funerario, utilizzato dal 2566 al 2239 a.C. A differenza degli altri scheletri il suo cranio mostrava segni di una serie di trapanazioni, che sono procedure che richiedono la perforazione o la raschiatura di fori attraverso il cranio al fine di esporre la dura madre, lo strato più esterno di tessuto che circonda il cervello ed il midollo spinale, come forma di trattamento medico.
Un ulteriore esame ha rivelato due fori sovrapposti tra la tempia e la parte superiore dell'orecchio. Un'apertura misurava 53 mm di larghezza x 31 mm di lunghezza. La seconda era più piccola (32x12 mm). I ricercatori pensano che le aperture non siano state causate da un infortunio, innanzitutto perché non c'erano fratture che si irradiavano dalle lesioni e ciascun foro conteneva bordi ben definiti. Per questo hanno concluso che la donna fosse stata sottoposta a due interventi chirurgici separati.
Sulla base dei fori, insieme all'orientamento obliquo delle pareti degli stessi, i ricercatori hanno stabilito che le trapanazioni sono state eseguite utilizzando una tecnica di raschiatura. Questa comporta uno sfregamento di uno strumento litico dalla superficie ruvida contro la volta cranica, erodendola gradualmente lungo tutti i suoi bordi al fine di creare un foro. Per eseguire questo intervento chirurgico, l'individuo probabilmente doveva essere immobilizzato in modo sicuro da altri membri della comunità o precedentemente trattato con sostanze psicoattive che alleviassero il dolore o lo rendessero incosciente.
Sorprendentemente la donna sembra essere sopravvissuta ad entrambe le operazioni, come dimostra la guarigione dell'osso del cranio. I ricercatori pensano che sia riuscita a sopravvivere diversi mesi dopo il secondo intervento chirurgico.
La documentazione di procedure chirurgiche preistoriche è un evento raro soprattutto condotte in questa zona della testa, conosciuta come regione temporale. Era più comune la trapanazione eseguita nelle regioni frontali e parietali del cranio.
Le trapanazioni preistoriche utilizzando la tecnica di raschiatura avevano più successo ed erano più sicure rispetto alle operazioni di perforazione. Gli antichi chirurghi generalmente non danneggiavano le meningi o il cervello, riducendo il rischio di potenziali infezioni post-chirurgiche.
I ricercatori non sono sicuri del motivo per cui la donna si è sottoposta all'intervento. Il suo scheletro mostrava fratture costali guarite e alcune carie dentali, probabilmente non correlate al motivo dell'intervento.

Fonte:
livescience.com



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