sabato 6 gennaio 2024

Egitto, analizzata la mummia di una giovane donna morta di parto

Immagini degli appunti sul campo di scavo del 1908:
addome inciso della mummia con un feto nella cavità
pelvica (Foto: Margolis e Hunt 2023)

I resti di un feto non ancora venuto alla luce sono stati rinvenuti in una mummia priva di testa appartenente ad un'adolescente egizia. I resti confermano, secondo uno studio recente, che la giovane è morta dando alla luce due gemelli.
Quando, nel 1908, gli archeologi scavarono ed esaminarono la mummia, scoprirono i resti, avvolti in fasce, di un feto ed i resti di una placenta incastrati tra le gambe della giovane donna.
Gli appunti presi sul campo dai ricercatori dimostrano che questi ultimi conclusero che la giovane donna doveva avere, al momento della morte, tra i 14 ed i 17 anni e che era vissuto tra il periodo Tardo Dinastico (dal 712 al 332 a.C. circa) e il Periodo Copto. Incidendo l'addome della mummia, i ricercatori hanno rinvenuto il cranio del feto rimasto bloccato nel canale del parto, a dimostrazione che la ragazza era morta per complicazioni durante quest'ultimo.
Solo un secolo dopo i ricercatori scoprirono un secondo feto, questa volta misteriosamente "alloggiato" nel petto della ragazza. Le immagini in 3D di una TAC pelvica hanno mostrato i resti di un feto del quale nessun documento precedente aveva fatto menzione. Questi resti si erano depositati nel petto della giovane donna. Si tratta, secondo i ricercatori, di un ritrovamento unico per l'archeologia dell'antico Egitto.
I ricercatori hanno scoperto che la ragazza era morta durante il travaglio, dopo che la testa del primo feto era rimasta intrappolata nel canale del parto. I risultati di un'analisi effettuata nel 2019 hanno mostrato che la giovane donna era alta circa 1,52 metri e pesava tra i 45 ed i 55 chilogrammi. Sia le sue dimensioni minute che la sua giovane età potrebbero aver contribuito alla morte sua e dei due gemelli.
Manca la testa mummificata della ragazza, il che limita la conoscenza dei ricercatori circa la sua salute. Se si trovasse si potrebbero analizzare i denti presenti e fare dei testi sia su questi che sui capelli, testa che potrebbero fornire informazioni utili sulla dieta e sullo stress metabolico della ragazza.
Non è ancora chiaro come i resti del secondo feto siano finiti nel petto della ragazza. I ricercatori hanno suggerito che il diaframma ed altri tessuti si sono probabilmente dissolti durante il processo di mummificazione, consentendo al corpicino di migrare verso l'alto.

Fonte:
livescience.com

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