sabato 13 gennaio 2024

Nubia, ritrovate delle schede di scavo con importantissimi dettagli sulla storia antica

Alta Nubia, sepoltura con resti umani rinvenuta agli inizi
del XX secolo (Foto: Università di Manchester)

Un ricercatore, Jenny Metcalfe, egittologa biomedica dell'Università di Manchester, nel Regno Unito, ha scoperto una serie di documenti storici che si pensava fossero andati perduti durante la Seconda Guerra mondiale. Si tratta di documenti noti come "schede di registrazione", provenienti da uno dei primi scavi condotti nella Bassa Nubia all'inizio del XX secolo.
La Nubia era un'antica regione dell'Africa nordorientale, centrata sulla valle del fiume Nilo, che si estendeva attraverso quello che oggi è il Sudan settentrionale e l'Egitto meridionale. Questa regione, abitata dal popolo nubiano, fu la patria di una delle prime civiltà dell'antica Africa.
Nel corso dei millenni, varie culture e regni sono emersi e scomparsi nella regione. Forse il più notevole di tutti fu l'impero Kushita. La regione, parti della quale erano governate anche da faraoni egiziani, è tradizionalmente divisa in due: Bassa e Alta Nubia. La parte inferiore è, in realtà, posta a nord della Nubia.
La Dottoressa Metcalfe ha trovato le schede di registrazione nascoste in un archivio presso l'Università di Cambridge mentre stava conducendo delle ricerche per un suo libro. Tra il 1907 ed il 1911, un gruppo di ricercatori condusse scavi nella Bassa Nubia durante quattro stagioni. In questo lasso di tempo vennero scavati più di 150 necropoli nubiane e vennero scoperte circa 20.000 tombe. Vennero riportate alla luce 7.000 salme e numerosi manufatti. Una documentazione unica delle antiche comunità che vivevano nella regione del Nilo, nel sud dell'Egitto.
Le necropoli più antiche, scavate durante queste campagne di scavo, appartengono alla popolazione nubiana del "gruppo A", comparsa per la prima volta intorno al 3800 a.C., anche se ci sono prove di occupazione umana antecedenti.
Le schede di registrazione rinvenute dalla Dottoressa Metcalfe sono schede prestampate che recano registrazioni di dettagli come il sito del ritrovamento, l'età di quest'ultimo, l'età ed il sesso del defunto, la misurazione delle ossa lunghe e del cranio, i denti presenti e qualsiasi prova visibile di malattie o traumi. Queste schede hanno permesso agli anatomisti sia di studiare gli individui che di confrontarli tra loro, al fine di costruire un quadro delle comunità nubiane.
La Dottoressa Metcalfe ha trovato 495 di queste schede, la maggior parte delle quali fornisce dettagli su individui rinvenuti in 20 necropoli diverse. Alcune schede registrano la scoperta di più corpi contemporaneamente. Le schede coprono un periodo che va da quello del "Gruppo A" ai cimiteri del periodo cristiano risalenti al 500-1100 d.C. circa.
Le necropoli interessate da queste schede non sono quelle dove vennero sepolti re e regine, raccontano piuttosto della gente comune che abitava in Nubia ai tempi dei faraoni, di quando morirono, del modo in cui furono preparati per la sepoltura e danno un'idea di quanto grandi fossero queste comunità in diversi momenti storici.
Migliaia di anni prima dell'avvento della medicina moderna, le schede "perdute" provano la presenza, nel passato, di individui sopravvissuti per molto tempo a malattie o lesioni molto gravi. Questo era possibile solo grazie all'attenzione costante delle loro famiglie e della loro comunità, che li teneva al sicuro fornendo loro l'alimentazione e curando le ferite.

Fonte:
newsweek.com

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