mercoledì 17 gennaio 2024

San Lorenzo Isontino, rinvenute tre sepolture probabilmente longobarde

San Lorenzo Isontino, gli scavi
(Foto: ilgoriziano.it)

Durante i lavori di ristrutturazione della piazza di San Lorenzo Isontino, in provincia di Gorizia, sono stati trovati alcuni resti umani. Inizialmente si pensava si trattasse di un cimitero, in quanto un tempo i morti venivano seppelliti vicino alle chiese, ma il primo cimitero era situato a 400 metri di distanza.
"E' molto probabile che la necropoli si estenda oltre e si celi nei pressi dello scavo. Chissà che ulteriori lavori non rivelino qualche altra sorpresa", ha affermato la soprintendente alle Belle Arti Giorgia Musina.
La cittadina ha mantenuto inalterata la struttura originaria, come anche documentato dalle mappe austro-ungariche, che mostrano poche case senza sostanziali modifiche.
"Una scoperta importante che aiuta a contestualizzare l'abitato. - Spiega l'archeologa Federica Codromaz. - Si sapeva che l'abitato esistesse almeno dall'XI secolo. Questi reperti lo retrodatano ad epoca alto-medioevale. Non possiamo avere una certezza assoluta sulla datazione delle tombe, ma con buona approssimazione sono databili attorno al VII secolo d.C.".
Con l'avvento delle normative napoleoniche, per motivi igienico-sanitari venne vietata la sepoltura nei centri abitati ed i cimiteri traslati a poca distanza. Lasciando tuttavia sul posto tombe dimenticate nella terra, come quelle rinvenute ad un metro e venti rispetto al piano stradale. Nelle tombe sono stati sepolti tre individui diversi: una donna adulta, un soggetto di cui non è identificabile il sesso e frammenti che rivelano la presenza di un bambino o di una bambina di circa dieci anni. Tutti erano stati deposti supini, rivelando che potrebbe trattarsi di sepolture alto-medioevali equidistanti l'una dall'altra.
Una scoperta decisiva, che insieme a due oggetti rinvenuti - il frammento di un pettine d'osso ed una fibula - consentono di retrodatare il centro abitato all'Alto Medioevo. Tumuli verosimilmente di origine longobarda, per l'equilibrio nella disposizione. Le tombe sono collocate in uno spazio preciso, secondo l'usanza della popolazione germanica.

Fonte
ilgoriziano.it

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