sabato 13 gennaio 2024

Paestum, individue due nuovi ed antichi templi dorici

Paestum, veduta di uno dei due templi scoperti
(Foto: @Ansa)

Due nuovi templi dorici sono stati scoperti nel Parco Archeologico di Paestum. La scoperta è frutto della campagna di scavo stratigrafico nella zona occidentale dell'antica città di Poseidonia-Paestum, a ridosso della cinta muraria e a poche centinaia di metri dal mare.
Gli edifici sacri consento di fare nuova luce sulle origini e lo sviluppo urbanistico della polis magnogreca e forniscono dati cruciali per comprendere l'evoluzione dell'architettura dorica a Poseidonia e in Magna Grecia.
Il primo tempio, inizialmente intercettato nel giugno del 2019 e indagato a partire da settembre 2022, viene datato ai primi decenni del V secolo a.C. e ad oggi costituisce, per caratteristiche architettoniche e dimensionali, un assoluto unicum dell'architettura templare di ordine dorico. E' conservato nelle porzioni dello stilobate (basamento delle colonne) e del crepidoma (gradini dove veniva costruito il tempio) e misura 11,60x7,60 metri, con una peristasi di 4x6 colonne.
Da indagini svolte nelle ultime settimane, la storia del santuario sembra tuttavia essere più antica. All'interno della struttura templare, al disotto della peristasi, sono stati reimpiegati, probabilmente a scopo rituale, 14 capitelli dorici frammentari e altri materiali architettonici. I capitelli sono di dimensioni analoghe a quelli del tempietto finora esplorato. La tipologia è, invece, differente e confrontabile con quella dei capitelli del tempio di Hera I, cosiddetto Basilica, il più antico dei tre templi maggiori di Paestum.
Questi ultimi eccezionali rinvenimenti dimostrano che si è di fronte ad un altro tempio, di modeste dimensioni ma con caratteristiche architettoniche simili a quelle dei primi grandi templi pestani e da datarsi al VI secolo a.C. Per motivi ancora da accertare, forse un crollo, all'inizio del secolo successivo questa struttura è stata sostituita, nella medesima area, da un nuovo tempio.
La portata della scoperta non si limita all'architettura e alla storia del santuario, ma amplia notevolmente la conoscenza dell'impianto urbanistico della città. Alle spalle del tempio è stato smontato il crollo del paramento delle mura di cinta della città antica che aveva investito il tempio causandone il crollo parziale. Al di sotto di tale crollo è stato individuato il tracciato di una strada battuta, che corre parallela al tempio ed ha, invece, un orientamento diverso rispetto alle mura.
Si tratta di un rinvenimento di estremo interesse in quanto documenta che alla fine del VI secolo a.C., quando il tempio più antico fu eretto, la città di Poseidonia non era ancora dotata di mura difensive. In un periodo di forte crescita e monumentalizzazione della polis i coloni di Poseidonia edificarono un santuario in un luogo strategico, a protezione dello spazio urbano e visibile direttamente dal mare.
L'importanza di questo spazio sacro è confermata dalle sue complesse fasi edilizie, che vedono la costruzione di ben due templi dorici e dalla sua lunga ed ininterrotta frequentazione, che per oltre mezzo millennio segna una fondamentale continuità di culto attraverso l'epoca greco-lucana e quella romana.

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