domenica 4 febbraio 2024

Vergina, nuovi sviluppi sull'identità dei sepolti nella necropoli reale

Vergina, l'urna funeraria contenente le spoglie del re
Filippo II di Macedonia (Foto: Wikipedia)

Sono stati identificati gli occupanti delle sepolture reali incontaminate risalenti al IV secolo a.C. e situate nella città di Vergina, nel nord della Grecia
Le sepolture contengono i resti del padre, della matrigna, dei fratellastri e del figlio di Alessandro Magno, unitamente ad armature e ad altri oggetti.
Anche se non vi è mai stato alcun dubbio sull'identità dei resti scheletrici umani trovati nelle tombe reali, appartenenti a parenti stretti di Alessandro Magno, gli studiosi hanno trascorso quasi mezzo secolo a disputare su chi effettivamente giacesse in ciascuna sepoltura.
I ricercatori hanno esaminato gli elementi scheletrici con l'ausilio della macrofotografia, delle radiografie e della dissezione anatomica. Sono state effettuate analisi osteologiche, nonché raggi X degli antichi resti.
Sullo scheletro maschile della tomba I è stata accertata la presenza di una fusione del ginocchio, coerente con la prova storica della zoppia di re Filippo II. I ricercatori hanno scoperto che la tomba I conteneva le ossa di un uomo con un ginocchio ferito, di una donna e di un bambino di pochi giorni o settimane. I ricercatori hanno concluso che il primo scheletro appartenga al padre di Alessandro Magno, Filippo di Macedonia, che le fonti tramandano fosse zoppicante. L'età estremamente giovane del bambino rinvenuto nella medesima tomba è coerente anche con la storia dell'assassino di Filippo nel 336 a.C.
Secondo la maggior parte delle fonti, Filippo II fu assassinato dalla sua guardia del corpo solo pochi giorni dopo che sua moglie Cleopatra aveva partorito. Si pensa che l'omicidio sia stato commissionato dalla precedente moglie di Filippo, Olimpia, madre di Alessandro Magno. Quasi immediatamente dopo la morte di Filippo, Olimpia fece uccidere anche Cleopatra ed il suo bambino, forse facendoli bruciare vivi, garantendo a suo figlio Alessandro la successione al trono.
In precedenza alcuni studiosi hanno sostenuto l'ipotesi che Filippo II fosse stato sepolto nella tomba II, che ospita anch'essa i resti di un uomo e di una donna. Tuttavia, l'assenza in quest'ultima sepoltura di un bambino, unitamente all'assenza di segni di evidenti traumi fisici sullo scheletro maschile, ha portato all'esclusione di questa possibilità.
Gli archeologi hanno concluso che la tomba II apparteneva alla "donna guerriera" Adea Euridice, moglie del fratellastro di Alessandro, Arrhidaeus. Sono giunti a questa conclusione sulla base di prove scheletriche che indicano un uomo che é praticamente vissuto a cavallo. Arrhidaeus, secondo le fonti, era un uomo mentalmente disabile.
I ricercatori non hanno, però, trovato alcuna prova della diffusa convinzione che Alessandro IV, figlio di Alessandro Magno, sia stato sepolto nella tomba III.

Fonte:
akreonews.net

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