venerdì 1 marzo 2024

Iran, il rossetto dell'antica Persia...

Iran, a sinistra la fiala dell'Età del Bronzo e un'immagine
microscopica del pigmento in essa contenuto
(Foto: Massimo Vidale tramite Scientific Reports)

Un pigmento rosso brillante contenuto in una piccola fiala di pietra potrebbe essere uno dei più antichi esempi di rossetto conosciuti al mondo.
Gli archeologi hanno recuperato il cosmetico dell'Età del Bronzo nel 2001 a Jiroft, una città nel sudest dell'Iran, dopo che il fiume Halil ha allagato e travolto diversi cimiteri vicini risalenti al III millennio a.C.
La fiala, fatta di clorite finemente scolpita, è stata portata in superficie dall'inondazione unitamente a numerosi altri manufatti, molti dei quali sono stati oggetto di saccheggio da parte della popolazione locale. Gli oggetti recuperati, tra i quali il "rossetto", fanno ora parte della collezione del Museo Archeologico di Jiroft.
Per saperne di più sull'antica pittura per labbra, i ricercatori hanno analizzato la sostanza rossa utilizzando la datazione al radiocarbonio e hanno stabilito che era antica di ben 4000 anni (tra il 1936 ed il 1687 a.C.).
La sostanza estratta dalla fiala era molto scura e polverosa. "Questo contenitore, fatto di una fine roccia verde cloritica, replica la forma di un segmento di canna di palude. - Ha affermato l'autore senior dello studio, Massimo Vidale, archeologo dell'Università di Padova. - Le persone, all'epoca, tagliavano le canne in segmenti per utilizzarle come contenitori economici per vari usi quotidiani. In questo caso il supporto è fatto di una pietra elegante e preziosa".
I ricercatori hanno scoperto che la miscela del pigmento è stata realizzata prevalentemente utilizzando ematite frantumata, un minerale ossido, che conferisce il suo colore rosso vibrante, insieme ad altri minerali, come manganite e braunite. Alla miscela sono state aggiunte anche particelle di quarzo, per temperare la pasta o per aggiungere lucentezza.
Il pigmento per le labbra conteneva anche tracce di fibre vegetali, che potrebbero essere state aggiunte per profumare il prodotto. Il pigmento stesso ha una sorprendente somiglianza, a detta dei ricercatori, con le ricette dei rossetti contemporanei.
Sebbene gli archeologi non siano sicuri di chi fosse il proprietario di quest'oggetto, sanno che prodotti di bellezza simili erano comunemente usati dalle donne che vivevano all'epoca in Iran. Altri prodotti ugualmente utilizzati erano una sorta di eyeliner e l'henné, con il quale si tingevano i capelli e la pelle.
La forma snella ed il limitato spessore della fiala suggeriscono che l'oggetto poteva essere comodamente tenuto in una mano assieme al manico di uno specchio in rame o bronzo, lasciando l'altra mano libera di utilizzare un pennello o un altro tipo di applicatore.
Un esempio analogo si trova nel papiro di Torino 55001, risalente al XII secolo a.C. In una figura contenuta sul papiro, una giovane donna unge o forse dipinge le sue labbra utilizzando un lungo pennello o un applicatore nella mano destra, tenendo contemporaneamente nella mano sinistra uno specchio ed una fiala cilindrica a fondo tondo.

Fonte:
livescience.com



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