sabato 21 settembre 2024

Polonia, scoperta una situla con i resti di un guerriero al suo interno

Polonia, la situla rinvenuta nel sud del Paese
(Foto: M. Podstadio - Università Jagellonica)
Una situla romana, un secchio in pratica, contenente resti umani cremati, è stata dissotterrata nella Polonia meridionale, nella necropoli di Kazimierza Wielka.
La necropoli appartiene alla cultura di Przeworsk, in uso tra il I secolo a.C. ed il II secolo d.C. E' sopravvissuta quasi intatta, con elaborati attacchi del manico a forma di delfino. Alla base sono presenti, pressoché intatte, tre gambe a forma di delfini stilizzati.
Frammenti di recipienti simili, che si pensa siano stati realizzati nell'Italia settentrionale o nelle Alpi orientali, sono stati scoperti in tutta Europa, ma raramente in Polonia.
Questo recipiente potrebbe essere arrivato nel Paese grazie ai rapporti commerciali con i Celti stanziati nell'Europa centrale. Il metallo con il quale è stato forgiato sarà presto analizzato per ottenere ulteriori informazioni.
I ricercatori intendono esaminare anche i resti umani presenti nella situla e che si pensa appartengono ad un guerriero, sulla scorta delle armi in ferro che sono state sepolte accanto al reperto. 
Le armi sono costituite da una spada piegata e bruciata ritualmente, da punte di lancia e da componenti di uno scudo, il tutto datato al I secolo a.C. per lo stile utilizzato.
La cultura di Przeworsk, che prende il nome dal sito polacco dove furono scoperti i primi reperti, fiorì tra il II secolo a.C. e il V secolo d.C. Si estendeva su un'ampia area dell'attuale Polonia centrale e meridionale e comprendeva vari gruppi germanici tra i quali i Vandali. Caratterizzata da uno stile di vita seminomade, era nota per la produzione di manufatti in ferro, ceramiche e pratiche funerarie complesse, che spesso includevano sia la cremazione che l'inumazione.
Tra le sepolture inumate nella necropoli dove è stata rinvenuta la situla, una delle più interessanti è quella di una donna adornata con una doppia collana di perle di vetro, pietra e bronzo, insieme a pendenti in bronzo e ferro. Gli ornamenti e le spille di bronzo rinvenuti suggeriscono che questa sepoltura risalga alla fine del II secolo d.C., rendendola una delle tombe più recenti del sito.
Alcuni scheletri presentano un'anomalia: mancano delle ossa della parte superiore del corpo, un fenomeno che suggerisce una pratica funeraria sconosciuta fino ad ora. Gli archeologi ipotizzano che le tombe siano state riaperte in un secondo momento per rimuovere deliberatamente alcune ossa, una tradizione che potrebbe avere radici rituali o simboliche.
Una situla gemella, la Egger 18, usata durante l'Impero Romano, è ora conservata nel Museo di Santa Giulia a Brescia.

Fonti:
archaeology.org./news
stilearte.it


Nessun commento:

Bulgaria, la sepoltura del comandante romano con biga e cavallo

Bulgaria il sito del ritrovamento ed i resti di una biga e di un cavallo di un comandante militare romano (Foto: stilearte.it) Tumuli , all&...