Egitto, la testa tolemaica scoperta a Taposiris Magna (Foto: MoTA) |
La recentissima scoperta è opera della missione archeologica francese dell'Università di Lione e dell'Istituto Francese di Archeologia Orientale al Cairo, guidata dal Dottor Joachim le Bomin.
La testa è stata trovata tra le rovine di un edificio che si ritiene abbia avuto un significato politico durante il VII secolo d.C.
I tratti del viso sono stati scolpiti con notevole precisione artistica e i dettagli sono molto realistici, tipici dell'arte tardo ellenistica che enfatizzano la somiglianza.
Studi iniziali hanno evidenziato che si trattava di un uomo anziano, con la testa rasata, un viso rugoso con impressi i severi segni di malattia.
Le dimensioni della testa - alta circa 38 cm, quindi più grande del naturale - indicano che era parte di una colossale statua che doveva essere collocata in un enorme edificio di rilevante importanza politica e non in una residenza privata.
Di certo l'uomo era un personaggio pubblico, di spicco e molto influente, ma non un re. La sua presenza conferma, ancora una volta, l'importanza storica che il sito di Taposiris Magna ebbe come centro di attività politica e sociale dal regno di Tolomeo IV in poi.
La missione archeologica sta continuando il suo lavoro sul sito nel tentativo di scoprire sia l'identità dell'uomo che il motivo per cui testa è stata trovata in questa residenza nonostante sia stata scolpita 700 anni prima della costruzione dell'unità abitativa, oltre ad avviare i necessari lavori di manutenzione e restauro.
Il sito di Taposiris Magna è uno dei siti archeologici più importanti della costa settentrionale dell'Egitto. Era un luogo strategico e di grande sacralità durante le epoche greco, romana e bizantina. Il sito ospita un enorme tempio dedicato al culto del dio Osiride (dal cui nome deriva il nome della città) e tanti monumenti di rilievo, tra i quali un'area adibita alle terme che, con il suo bagno pubblico risalente sempre al Periodo Tolemaico e ancora in ottimo stato di conservazione nonché dallo stile unico, non ha equali in Egitto.
Questa scoperta, insieme agli scavi in corso, continua a far luce sulla complessa storia di Taposiris Magna come crocevia culturale e politico e aggiunge un altro strato alla narrazione in evoluzione di una delle città più enigmatiche dell'Egitto.
La testa è stata trovata tra le rovine di un edificio che si ritiene abbia avuto un significato politico durante il VII secolo d.C.
I tratti del viso sono stati scolpiti con notevole precisione artistica e i dettagli sono molto realistici, tipici dell'arte tardo ellenistica che enfatizzano la somiglianza.
Studi iniziali hanno evidenziato che si trattava di un uomo anziano, con la testa rasata, un viso rugoso con impressi i severi segni di malattia.
Le dimensioni della testa - alta circa 38 cm, quindi più grande del naturale - indicano che era parte di una colossale statua che doveva essere collocata in un enorme edificio di rilevante importanza politica e non in una residenza privata.
Di certo l'uomo era un personaggio pubblico, di spicco e molto influente, ma non un re. La sua presenza conferma, ancora una volta, l'importanza storica che il sito di Taposiris Magna ebbe come centro di attività politica e sociale dal regno di Tolomeo IV in poi.
La missione archeologica sta continuando il suo lavoro sul sito nel tentativo di scoprire sia l'identità dell'uomo che il motivo per cui testa è stata trovata in questa residenza nonostante sia stata scolpita 700 anni prima della costruzione dell'unità abitativa, oltre ad avviare i necessari lavori di manutenzione e restauro.
Il sito di Taposiris Magna è uno dei siti archeologici più importanti della costa settentrionale dell'Egitto. Era un luogo strategico e di grande sacralità durante le epoche greco, romana e bizantina. Il sito ospita un enorme tempio dedicato al culto del dio Osiride (dal cui nome deriva il nome della città) e tanti monumenti di rilievo, tra i quali un'area adibita alle terme che, con il suo bagno pubblico risalente sempre al Periodo Tolemaico e ancora in ottimo stato di conservazione nonché dallo stile unico, non ha equali in Egitto.
Questa scoperta, insieme agli scavi in corso, continua a far luce sulla complessa storia di Taposiris Magna come crocevia culturale e politico e aggiunge un altro strato alla narrazione in evoluzione di una delle città più enigmatiche dell'Egitto.
Fonte:
MoTA
MoTA
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