domenica 28 dicembre 2025

Vulci, la ieratica Kore ritrovata

Vulci, la testa della Kore (Foto: Ministero della Cultura)

Nell'antica città di Vulci è stato rinvenuto un importante reperto archeologico: si tratta di una testa in marmo greco di una giovane donna, una Kore, che costituisce un raro esempio di scultura greca rinvenuto in territorio etrusco. Il ritrovamento offre significativi spunti per comprendere l'intensità dei rapporti culturali tra la Grecia e l'Italia preromana.
Il ritrovamento è avvenuto nell'area del nuovo grande tempio scoperto nel 2021, che contribuisce ad ampliare il quadro finora noto degli edifici di culto realizzati nel centro urbano. La scultura raffigura il volto di una giovane donna con un'acconciatura ricercata ed elaborata, attribuibile ad un atelier attico degli inizi del V secolo a.C. Attualmente il reperto si trova presso l'Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma, dove è sottoposto ad un accurato intervento di restauro e ad indagini scientifiche finalizzate ad approfondire la policromia originaria, i materiali impiegati e la tecnica di lavorazione.
La testa è stata ritrovata nel settore sudovest, è scolpita in marmo e conserva tracce di policromia originaria. Presenta il caratteristico sorriso arcaico, gli occhi sono in terracotta e le ciglia in metallo: un dettaglio che rappresenta quasi un unicum per la scultura arcaica in marmo. La fronte è incorniciata da ciocche sottili che terminano in piccole spirali o nodi, mentre sulle tempie sono riprodotte due ciocche larghe ed arcuate. La testa è ornata da un alto diadema mentre le orecchi recano orecchini a disco. Il corpo è andato perduto.
Gli archeologi ritengono che la statua sia stata realizzata ad Atene, nei primi anni del V secolo a.C., e da lì abbia raggiunto la città-stato di Vulci, che intratteneva rapporti commerciali molto stretti con la polis greca.
Con ogni probabilità da Vulci raggiunse Velzna (Orvieto) un'altra rara statua in marmo presente in Etruria, la Venere di Cannicella, realizzata qualche decennio prima, tra il 530 ed il 520 a.C., e scolpita non ad Atene ma più ad oriente, in area greco-orientale.
La Kore di Vulci appartiene ad una tipologia tipica della scultura greco arcaica (VII-V secolo a.C.): statue di giovani donne in piedi, con una larga tunica (chitone) e in posizione frontale, con fiori, frutti o vasi nelle mani e un inconfondibile sorriso, fisso e ieratico. Di solito scolpite in marmo, a volte le Kore erano dipinte con colori vivaci. La loro funzione era legata alla sfera del sacro: erano oggetti di devozione religiosa, offerte votive per i santuari, monumenti funebri.

Fonti:
finestresullarte.info
ilgiornaledellarte.com
arte.it


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