Il restauro del sepolcro dei Marci |
E' stato da poco restaurato il mausoleo dei Marci, all'interno della Necropoli Vaticana. E' stato un lavoro piuttosto complesso poichè, dai tempi di Costantino, il sepolcreto è stato interrato sotto il pavimento della basilica di S. Pietro. Fu proprio l'imperatore a volere così, quando decise di edificare un nuovo tempio religioso per onorare la memoria di Pietro.
Il mausoleo dei Marci venne così obliterato per secoli, una successione di monumenti sepolcrali allineati ai lati di una strada che raggiungeva le sponde del Tevere e che dal 1941, almeno in parte, è riemersa dall'oblìo. Le numerose campagne di scavo e di recupero hanno permesso la liberazione di diversi sepolcreti dalla terra, restituendo, anche se solo parzialmente, un contesto interessantissimo della Roma imperiale.
Le sepolture si trovano ad una profondità compresa tra i 3 e gli 11 metri ed il loro stato è risultato compromesso soprattutto a causa del grado elevatissimo di umidità. I restauratori hanno, innanzitutto, consolidato gli intonaci, le cortine laterizie e rimosso le efflorescenze saline degli agenti esterni. Sono, così, riaffiorati colori e profili e la tomba è apparsa così come doveva essere - o quasi - nel momento in cui fu ultimata.
Il sepolcro fu commissionato da una famiglia di liberti imperiali, i Marci, tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C.. Era uno dei più prestigiosi della Necropoli Vaticano ed era decorato con pitture a secco e affresco su fondo color rosso cinabro. I soggetti rappresentati erano prevelantemente di carattere mitologico: pavoni, ghirlande di fiori, uccelli, teste di medusa, anatre, nereidi, mostri marini e sileni.
Il mausoleo è ora protetto da una teca di cristallo per garantire la stabilità del microclima e per salvaguardare i preziosi ornamenti
Il mausoleo dei Marci venne così obliterato per secoli, una successione di monumenti sepolcrali allineati ai lati di una strada che raggiungeva le sponde del Tevere e che dal 1941, almeno in parte, è riemersa dall'oblìo. Le numerose campagne di scavo e di recupero hanno permesso la liberazione di diversi sepolcreti dalla terra, restituendo, anche se solo parzialmente, un contesto interessantissimo della Roma imperiale.
Le sepolture si trovano ad una profondità compresa tra i 3 e gli 11 metri ed il loro stato è risultato compromesso soprattutto a causa del grado elevatissimo di umidità. I restauratori hanno, innanzitutto, consolidato gli intonaci, le cortine laterizie e rimosso le efflorescenze saline degli agenti esterni. Sono, così, riaffiorati colori e profili e la tomba è apparsa così come doveva essere - o quasi - nel momento in cui fu ultimata.
Il sepolcro fu commissionato da una famiglia di liberti imperiali, i Marci, tra la fine del II e gli inizi del III secolo d.C.. Era uno dei più prestigiosi della Necropoli Vaticano ed era decorato con pitture a secco e affresco su fondo color rosso cinabro. I soggetti rappresentati erano prevelantemente di carattere mitologico: pavoni, ghirlande di fiori, uccelli, teste di medusa, anatre, nereidi, mostri marini e sileni.
Il mausoleo è ora protetto da una teca di cristallo per garantire la stabilità del microclima e per salvaguardare i preziosi ornamenti
Per visitare la necropoli:
L'accesso è consentito solo ad un numero limitato di persone di età superiore ai 15 anni. L'autorizzazione va richiesta per iscritto alla Fabbrica di San Pietro tramite fax (06.69873017) oppure via e-mail (scavi@fsp.va), indicando il numero di persone, la lingua, le date disponibili e un recapito per la risposta.
Le visite si effettuano dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle ore 18.00 ad esclusione della domenica e dei giorni festivi per il Vaticano.
L'accesso è consentito solo ad un numero limitato di persone di età superiore ai 15 anni. L'autorizzazione va richiesta per iscritto alla Fabbrica di San Pietro tramite fax (06.69873017) oppure via e-mail (scavi@fsp.va), indicando il numero di persone, la lingua, le date disponibili e un recapito per la risposta.
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