Stele daunie nel museo di Manfredonia |
Gli anni Ottanta del secolo scorso segnarono un momento di importanti scoperte in Puglia: stele istoriate, villaggi e tombe aristocratiche, come quella detta di Cupola-Beccarini dal nome della contrada in cui è stata rinvenuta. Qui era stata sepolta una donna di rango elevato, ai cui piedi vi era un corredo composto da due attingitoi e da una brocca con decorazione geometrica, prodotti a Herdonia. Il complesso, attraverso questi reperti, è stato datato al VII secolo a.C.Nella tomba, però, è stato anche ritrovato un gran numero di vasellame etrusco in bronzo: nove bacili, di cui quattro con omphalos a sbalzo sul fondo. Ad un bacile erano stati applicati dei piedi per permettere la cottura dei cibi. E poi ancora spiedi e alari per arrostire le carni.
La defunta recava indosso oggetti di ornamento personale come fibule in argento e ferro rivestite d'ambra, vaghi d'ambra e d'oro pertinenti una collana e una lamina d'argento con bordo ripiegato. Attorno alla testa della defunta si trovavano gli oggetti che la caratterizzavano come donna. E' stato ritrovato anche uno scettro in argento che indicava il potere della defunta all'interno della casa. Lo scettro somiglia molto alla conocchia, strumento tipicamente femminile presente nelle tombe etrusche, padane e picene. Questi oggetti erano prevalentemente realizzati in legno ma potevano essere realizzate anche in ambra, vetro fuso, bronzo, avorio.
All'interno del tumulo sono stati ritrovati anche i resti di una testa di cavallo, connesso alla vita sociale della classe dominante, un ulteriore indizio della nobiltà della defunta.
La defunta recava indosso oggetti di ornamento personale come fibule in argento e ferro rivestite d'ambra, vaghi d'ambra e d'oro pertinenti una collana e una lamina d'argento con bordo ripiegato. Attorno alla testa della defunta si trovavano gli oggetti che la caratterizzavano come donna. E' stato ritrovato anche uno scettro in argento che indicava il potere della defunta all'interno della casa. Lo scettro somiglia molto alla conocchia, strumento tipicamente femminile presente nelle tombe etrusche, padane e picene. Questi oggetti erano prevalentemente realizzati in legno ma potevano essere realizzate anche in ambra, vetro fuso, bronzo, avorio.
All'interno del tumulo sono stati ritrovati anche i resti di una testa di cavallo, connesso alla vita sociale della classe dominante, un ulteriore indizio della nobiltà della defunta.
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