Resti di pavimentazione romana a Marsala |
Durante delle ricerche in una proprietà privata nel centro storico di Marsala, sono state effettuate delle scoperte definite eccezionali dalla Soprintendenza Archeologica. I lavori sono stati diretti dagli archeologi Emanuele Canzonieri e Carola Salvaggio. Si doveva procedere al restauro di un edificio e, all'interno del vano di ingresso di questo, dove lo scavo archeologico era stato posto in essere in via preventiva, è tornata alla luce una testimonianza della Marsala romana. Si tratta di un consistente lacerto di pavimentazione in cocciopesto e graniglia bianca con inserti marmorei policromi.
Gli archeologi hanno datato, per confronto, questi resti al III-IV secolo d.C.. Il pavimento è stato posto in opera riutilizzando frammenti di pregiati marmi policromi appartenenti ad una fase abitativa antecedente (II secolo a.C.). A nord est è apparso anche un muro intonacato. Il complesso dei ritrovamenti è pertinente ad una casa. Sul pavimento, al di sopra del crollo del tetto della casa romana, si era accumulato materiale di età medioevale.
Gli archeologi hanno datato, per confronto, questi resti al III-IV secolo d.C.. Il pavimento è stato posto in opera riutilizzando frammenti di pregiati marmi policromi appartenenti ad una fase abitativa antecedente (II secolo a.C.). A nord est è apparso anche un muro intonacato. Il complesso dei ritrovamenti è pertinente ad una casa. Sul pavimento, al di sopra del crollo del tetto della casa romana, si era accumulato materiale di età medioevale.
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