La strada principale di Palmira |
Palmira è stata la più importante città sulla rotta commerciale che collegava l'est del mondo allora conosciuto all'ovest. La città arrivò ad ospitare ben 100.000 abitanti, ma la sua storia è stata avvolta sempre dal mistero. Come faceva, per esempio, una città di 100.000 abitanti a sopravvivere nel bel mezzo del deserto? Dove si procuravano il cibo gli abitati di Palmira?
Archeologi Norvegesi e Siriani stanno collaborando da quattro anni per trovare le risposte alle numerose domande sulla misteriosa ed affascinante città nel deserto. Gli studiosi hanno affrontato il problema da una prospettiva diversa da quella incentrata sullo studio della città. Servendosi di foto satellitari, gli archeologi hanno catalogato e studiato un gran numero di antiche vestigia visibili su un'ampia distesa di territorio a nord di Palmira. In questo modo hanno scoperto un buon numero di villaggi dimenticati già in epoca romana. A risolvere uno degli enigmi di Palmira è stata la scoperta di giacimenti d'acqua utilizzati da questi villaggi.
Attraverso la raccolta di tutti questi dati, gli archeologi si sono resi conto che, un tempo, la zona in cui sorge Palmira era non tanto un deserto quanto un'arida steppa, con radici sotterranee che trattenevano l'acqua che, a sua volta, si convogliavano in ruscelli e fiumi intermittenti chiamati dagli Arabi wadi.
Gli archeologi hanno potuto accertare che i residenti di Palmira raccoglievano, al pari degli abitanti dei vicini villaggi, l'acqua piovana in dighe e cisterne che sono andate ad alimentare le colture circostanti che fornivano di cibo la città.
Archeologi Norvegesi e Siriani stanno collaborando da quattro anni per trovare le risposte alle numerose domande sulla misteriosa ed affascinante città nel deserto. Gli studiosi hanno affrontato il problema da una prospettiva diversa da quella incentrata sullo studio della città. Servendosi di foto satellitari, gli archeologi hanno catalogato e studiato un gran numero di antiche vestigia visibili su un'ampia distesa di territorio a nord di Palmira. In questo modo hanno scoperto un buon numero di villaggi dimenticati già in epoca romana. A risolvere uno degli enigmi di Palmira è stata la scoperta di giacimenti d'acqua utilizzati da questi villaggi.
Attraverso la raccolta di tutti questi dati, gli archeologi si sono resi conto che, un tempo, la zona in cui sorge Palmira era non tanto un deserto quanto un'arida steppa, con radici sotterranee che trattenevano l'acqua che, a sua volta, si convogliavano in ruscelli e fiumi intermittenti chiamati dagli Arabi wadi.
Gli archeologi hanno potuto accertare che i residenti di Palmira raccoglievano, al pari degli abitanti dei vicini villaggi, l'acqua piovana in dighe e cisterne che sono andate ad alimentare le colture circostanti che fornivano di cibo la città.
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