Le presunte ossa di Giovanni Battista |
Alcune ossa, ritrovate in una piccola chiesa in Bulgaria, potrebbe essere tutto quel che rimane di Giovanni Battista, il predicatore che, secondo il Vangelo, battezzò Gesù. Naturalmente non c'è modo di avere la certezza assoluta perché non ci sono altri resti con i quali confrontare le ossa. Il sarcofago che conteneva i reperti è stato rinvenuto vicino ad un altro contenitore che reca il nome di San Giovanni e la data in cui veniva celebrata la sua festa, il 24 giugno. Una nuova datazione al radiocarbonio del collagene delle ossa le ha datate al I secolo d.C..
Le indagini hanno confermato che i resti umani appartenevano ad un maschio, di statura superiore rispetto a quella degli uomini del Vicino e Medio Oriente, dove Giovanni Battista sarebbe vissuto. Le ossa sono state trovate nel 2010 dagli archeologi bulgari Kazimir Popkonstantinov e Rossina Kostova durante gli scavi di un antico sito dove sorge una piccola chiesa, sull'isola di Sveti Ivan (San Giovanni). La chiesa venne costruita in due periodi, tra il V e il VI secolo d.C.. Sotto l'altare gli archeologi hanno ritrovato il piccolo sarcofago di marmo, dentro al quale riposavano sei ossa umane e tre ossa animali. Successivamente i ricercatori hanno trovato una seconda scatola, poco distante, scolpita nel tufo. Su quest'ultima era incisa una scritta che recitava: "Caro Signore, aiuta il tuo servo Tommaso", con il nome di San Giovanni Battista.
Probabilmente il tal Tommaso aveva trafugato parte del corpo di Giovanni Battista e lo aveva portato sull'isola per consacrare, con le ossa, una nuova chiesa. Tra le ossa sono presenti un astragalo, un dente, parte del cranio e un'ulna. I ricercatori hanno potuto utilizzare solamente l'astragalo per trarre collagene sufficiente per effettuare un'analisi. Al momento sono stati in grado di ricostruire la sequenza del Dna da tre delle ossa e quest'analisi ha permesso loro di appurare che i resti appartengono ad un'unica persona, un uomo proveniente dal Medio Oriente.
Gli storici, ovviamente, non sono in grado di dire che sorte abbia avuto il corpo di Giovanni Battista dopo la morte. Quel che si sa è che fin dal III-IV secolo d.C. diverse chiese cominciarono ad esibire presunte reliquie del cugino di Gesù al fine di attirare i pellegrini. La chiesa di Sveti Ivan è più recente rispetto alle ossa che sono state trovate nel sarcofago ritrovato sotto l'altar maggiore.
Prese in consegna dalla chiesa ortodossa bulgara, le ossa sono attualmente custodite nella cattedrale di Santa Sofia, capitale del paese. Il clamore suscitato dal ritrovamento, però, ha portato al furto di una costola del presunto Giovanni il Battista.
Le indagini hanno confermato che i resti umani appartenevano ad un maschio, di statura superiore rispetto a quella degli uomini del Vicino e Medio Oriente, dove Giovanni Battista sarebbe vissuto. Le ossa sono state trovate nel 2010 dagli archeologi bulgari Kazimir Popkonstantinov e Rossina Kostova durante gli scavi di un antico sito dove sorge una piccola chiesa, sull'isola di Sveti Ivan (San Giovanni). La chiesa venne costruita in due periodi, tra il V e il VI secolo d.C.. Sotto l'altare gli archeologi hanno ritrovato il piccolo sarcofago di marmo, dentro al quale riposavano sei ossa umane e tre ossa animali. Successivamente i ricercatori hanno trovato una seconda scatola, poco distante, scolpita nel tufo. Su quest'ultima era incisa una scritta che recitava: "Caro Signore, aiuta il tuo servo Tommaso", con il nome di San Giovanni Battista.
Sepolcro del Battista nella Moschea degli Omayyadi a Damasco |
Gli storici, ovviamente, non sono in grado di dire che sorte abbia avuto il corpo di Giovanni Battista dopo la morte. Quel che si sa è che fin dal III-IV secolo d.C. diverse chiese cominciarono ad esibire presunte reliquie del cugino di Gesù al fine di attirare i pellegrini. La chiesa di Sveti Ivan è più recente rispetto alle ossa che sono state trovate nel sarcofago ritrovato sotto l'altar maggiore.
Prese in consegna dalla chiesa ortodossa bulgara, le ossa sono attualmente custodite nella cattedrale di Santa Sofia, capitale del paese. Il clamore suscitato dal ritrovamento, però, ha portato al furto di una costola del presunto Giovanni il Battista.
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