sabato 30 giugno 2012

Secondo annuncio Maya sulla "fine del mondo"

Uno dei blocchi di pietra scoperto a La Corona
con immagini della vita dei Maya e del
loro calendario
E' stato recentemente scoperto un testo Maya che rivela la "fine del mondo" secondo il calendario di questa popolazione. E' il secondo documento noto che riporta queste indicazioni, ma gli antichi Maya non si aspettavano che il mondo finisse proprio in quella data.
"Questo testo parla di un'antica storia, piuttosto che di una profezia", ha affermato Marcello Canuto, direttore della Tulane University Middle America Research Institute. "Questa nuova prova suggerisce che la data 13 bak'tun è stato un importante evento nel calendario e che sarebbe stata adeguatamente celebrata dagli antichi Maya. Essi non fanno profezie apocalittiche di sorta per quanto riguarda questa data".
Gli archeologi, esplorando le rovine Maya di La Corona, in Guatemala, hanno riportato alla luce un altro riferimento al 13 bak'tun. Sul blocco di pietra di una scala hanno scoperto dei geroglifici che narravano di una commemorazione in occasione della visita da parte di Yuknoom Yich'aak K'ahk' di Calakmul, il sovrano più potente dei Maya nel periodo in cui furono scolpiti i geroglifici. Il re, conosciuto anche come Zampa di Giaguaro, aveva sofferto una terribile sconfitta in battaglia ad opera del Regno di Tikal nel 695 d.C.
Geroglifici Maya appena scoperti a La Corona
Per molto tempo gli storici hanno pensato che Zampa di Giaguaro fosse stato catturato oppure fosse morto in battaglia, ma quest'ultimo ritrovamento ha dimostrato che si sbagliavano. Zampa di Giaguaro visitò La Corona nel 696 d.C., cercando di rendere più salda la fiducia e la fedeltà dei suoi sudditi, resa vacillante dalla sconfitta patita l'anno precedente. In questa sorta di "tour promozionale" il re chiamava se stesso "signore del tredicesimo K'atun". K'atun è un'altra unità di misura del calendario Maya, corrispondente a 7.200 giorni, quasi 20 anni. Zampa di Giaguaro aveva presieduto alla fine del tredicesimo di questi k'atuns nel 692 d.C. "Questo mostra che, in tempi di crisi, gli antichi Maya hanno utilizzato il loro calendario per promuovere la stabilità e la continuità, piuttosto che prevedere l'apocalisse", ha affermato il professor Canuto.
Gli archeologi hanno scoperto, nel 2010, a La Corona, gradini di pietre scolpite nei pressi di un edificio gravemente danneggiato dai saccheggiatori, i quali si erano appropriati di alcune di queste pietre, lasciandone altre in loco. I ricercatori hanno trovato spostate dieci pietre della scalinata. In totale, sulle 22 pietre rimaste, sono stati individuati 264 geroglifici che ripercorrono la storia politica di La Corona.

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